Il blitz dei carabinieri e degli ispettori del lavoro ha portato alla sospensione di tre attività e a sanzioni amministrative ed ammende per quasi 170mila euro. Passate al setaccio 13 ditte del palermitano. L'attività, spiegano gli investigatori, proseguirà anche nei prossimi giorni
Controlli in cantieri e ditte Metà dei lavoratori in nero
Sette lavoratori in nero scoperti, tre attività sospese e sanzioni amministrative e ammende per quasi 170mila euro. E’ il bilancio di una serie di controlli eseguiti nel palermitano dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e del Comando provinciale, con gli ispettori del lavoro civili e su impulso del direttore territoriale del lavoro.
I militari hanno passato al setaccio 13 ditte e verificato 18 posizioni lavorative, scoprendo 7 lavoratori in nero su 14 presenti in sei diverse società. Per tre di queste è scattata la sospensione che prevede il pagamento di 1.950 euro di multa e una maxi sanzione di 4mila euro per ogni lavoratore in nero scoperto. I carabinieri hanno poi proceduto a due sequestri probatori per difformità dalle concessioni edilizie nei cantieri controllati, contestando sanzioni amministrative per 64.375 euro, elevando ammende per 104.026 euro e recuperando contributi e premi assistenziali per 10.524 euro.
Sottoposti a controllo due cantieri edili, ad Alia, un’azienda di lavorazione di marmi, sempre ad Alia, un’impresa edile e una di lavorazione dei metalli a Cefalù. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.