Il corpo senza vita di Vincenzo Liotta, 22 anni, è stato scoperto nelle campagne di Piraino, nel messinese. Sulla vicenda indagano i carabinieri che non escludono nessuna pista: un terribile incidente o un suicidio. Di lui si erano perse le tracce due giorni fa
Studente palermitano trovato morto Gli amici su Fb: «Un angelo sorridente»
«Così ti voglio ricordare adorato nipote: sorridente, affettuoso e con un grande cuore». A scriverlo su Facebook è Maria Angela, proprio sotto la foto di Vincenzo Liotta, lo studente universitario palermitano 22 anni, trovato oggi carbonizzato nelle campagne di Piraino, nel messinese. «Gioia mia veglia su di noi – scrive ancora -. Angelo volato in alto troppo presto. Sei riuscito a riempire le nostre giornate di tanta freschezza e genuinità… Riposa in pace Angelo mio». Poco sotto Gera dice: «L’amico di sempre …voglio ricordarti sorridente a casa mia … Non riesco ancora a crederci!!! Un dolore immenso per chi ti conosceva, per i tuoi amici fraterni e per la tua famiglia».
Le foto sul social network ritraggono un ragazzo con il sorriso sulle labbra, l’aria scanzonata e la barba incolta. «Era un ragazzo solare – raccontano i familiari – amava la vita e i suoi studi. Non sappiamo cosa sia successo. Aspettiamo l’esito delle indagini dei carabinieri». Il suo corpo senza vita e completamente carbonizzato è stato trovato in un terreno di proprietà dei genitori, accanto all’auto dello studente. A fare la macabra scoperta sono stati i vicini di casa, a cui la madre e il padre del giovane si erano rivolti preoccupati di non vedere rientrare a casa il ragazzo. Luigi, infatti, si era allontanato due giorni fa alle 9 del mattino dall’abitazione di via Alessandro La Marmora e da allora non aveva mai più fatto rientro a casa.
Amici e familiari avevano lanciato appelli sui social network, postando la foto del ragazzo. Ieri mattina i genitori avevano presentato la denuncia di scomparsa e da allora si era attivato il dispositivo di ricerca. Il cellulare del 22enne era stato intercettato l’ultima volta alle 22.30 di mercoledì nei pressi dell’aeroporto di Punta Raisi. Da allora più nessuna traccia fino alla macabra scoperta di stanotte. Accanto al suo corpo gli investigatori avrebbero trovato delle taniche di benzina e della pasta non del tutto cotta. Un particolare che spinge gli inquirenti a seguire anche la pista dell’incidente. Forse Vincenzo aveva deciso di trascorrere una giornata nella casa che i genitori stanno costruendo a Piraino e qualcosa è andato storto mentre stava cucinando. L’altra ipotesi in campo è quella del suicidio, una possibilità a cui, però, i familiari non credono. Sul suo corpo il magistrato ha disposto l’autopsia.