A scoprirla grazie alle denunce di un imprenditore è stata la Guardia di finanza. L'indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto, Dino Petralia, e dal pm, Maria Teresa Maligno
Truffa da 2 milioni all’Enel Due fermati a Palermo
Blitz della Guardia di Finanza di Palermo. In manette due uomini che, da anni, erano a capo di un’organizzazione criminale operante tra la Sicilia e la Lombardia, dedita alle truffe nel settore delle forniture di energia elettrica. Il castelvetranese Nicolò Regina, 32 anni ed Alessandro Ingarra, 29 anni originario di Vigevano, ideatori ed entrambi al vertice del sodalizio, erano da tempo nel mirino delle Fiamme Gialle del capoluogo siciliano che, dopo 6 mesi di indagini hanno ricostruito la struttura dell’organizzazione. L’attività dei finanzieri è partita da una denuncia, presentata lo scorso anno dal Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Servizio Elettrico s.p.a., Nicola Lanzetta che ha condotto alla scoperta di una rilevantissima frode, poi quantificata in due milioni di euro, basata su un meccanismo tanto semplice quanto efficace: i membri dell’associazione a delinquere, presentandosi come rappresentanti siciliani di una società tedesca operante nel mercato elettrico, avevano adescato una folta platea di commercianti ed artigiani – operanti nei settori della ristorazione, della caffetteria, della panificazione, dell’abbigliamento, della copisteria, dello sport, della falegnameria, della fabbricazione di articoli in plastica e fornitura di abiti da lavoro – che, attratti dal miraggio di un fantomatico risparmio (fino anche al 30% sui prezzi di mercato), hanno ingenuamente aderito alla allettante proposta.