Si mettevano d'accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo ritardi e assenze ingiustificate. Lo hanno scoperto i militari della Guardia di Finanza di Siracusa a termine delle indagini dell'operazione denominata Doctor House
Siracusa, lavoratori si accordavano per assentarsi Chiuse le indagini su 22 dipendenti dell’Asp 8
La Guardia di Finanza di Siracusa ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a 22 dipendenti dell’Asp 8, coinvolti nell’operazione Doctor House che, nel settembre 2014 aveva permesso all’autorità giudiziaria di richiedere per 19 degli indagati la misura dell’interdizione dai pubblici uffici, applicata per 9 di essi. L’indagine si è protratta per mesi: con l’ausilio di telecamere collocate all’ingresso dell’ex Ospedale Neuropsichiatrico Provinciale di via traversa la Pizzuta gli investigatori di hanno monitorato costantemente sia gli strumenti per la rilevazione delle presenze del personale che l’ingresso principale.
I mille e 500 scatti fotografici e le 600 ore di riprese hanno reso possibile rilevare come diversi dipendenti si sono assentati arbitrariamente dal posto di lavoro. Secondo quanto accertato i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, di andare via in anticipo dal posto di lavoro o di uscire per dedicarsi a faccende personali. Le indagini sono state dirette dal Procuratore Francesco Paolo Giordano e coordinate dal sostituto procuratore Antonio Nicastro.
Ai dipendenti sono stati addebitati i reati di falso, truffa aggravata ai danni dell’Ente Pubblico e false attestazioni o certificazioni. Saranno anche chiamati a risarcire il danno patrimoniale pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione e il danno all’immagine subita dall’amministrazione pubblica.