Loccupazione della scuola Andrea Doria è finita, gli scrutini sono stati fatti, gli esami per la licenza media sono cominciati. Il Comune si è impegnato a pagare, ma alcuni punti restano incerti. Per esempio, come e quando verranno messi in sicurezza i locali
San Cristoforo, hanno vinto le mamme?
Sono esplose in un urlo di gioia e hanno interrotto la loro protesta, sabato mattina, le mamme che occupavano listituto Andrea Doria di S. Cristoforo. A segnare la loro vittoria è stato larrivo via fax, della delibera del comune in cui si confermava laccordo verbale preso tra le stesse mamme, il preside Santonocito della Doria, il comune e le suore orsoline. Tale accordo prevede il mantenimento della scuola nei locali di via Cordai (dove è sempre stata), per almeno altri due anni, e la messa in sicurezza degli stessi. Al posto delle mamme degli alunni, nella scuola sono entrati i professori per gli scrutini finali. Scrutini indispensabili per poter chiudere lanno scolastico appena trascorso e poter effettuare regolarmente gli esami di licenza media (iniziati ieri, mercoledì 13).
Per tale accordo si è scomodato anche monsignor Gristina, larcivescovo di Catania. Le suore, infatti, data linaffidabilità del Comune loro affittuario, si erano chiuse rifiutando qualsiasi trattativa. Adesso la situazione sembra un po più tranquilla. Le suore, per la precisione, sono disposte sia a riaffittare al Comune che a rinunciare ai crediti accumulati. A patto, però, che lamministrazione cittadina si faccia carico di effettuare tutti i lavori di messa in sicurezza dello stabile. La situazione sembrerebbe risolta, o almeno in via di risoluzione, ma non è scontato come sembra.
«La delibera, che è un atto pubblico e dovuto ci dice Giovanni Caruso, uno dei responsabili del GAPA (lassociazione no-profit operante a S. Cristoforo da più di ventanni, e solidale con la protesta) – ha un contenuto generico, anche troppo. Non dice nulla continua Caruso sul contratto stipulato con le suore e soprattutto non dice neanche una parola sulla messa in sicurezza delledificio. Sembrerebbe quasi che lassessore Maimone abbia avuto paura di non poter far svolgere regolarmente gli esami di terza media, e abbia mandato un fax -contentino. Più passano i giorni più la speranza si affievolisce e si riaccende la rabbia e la disillusione nei confronti di unamministrazione comunale che ha fatto tante promesse, ma che non ne ha mai rispettata una».
Così non rimane che aspettare una decisione definitiva. Una delibera più chiara, in cui vengano riportati tutti i dati relativi al contratto e tutti i dati relativi alla messa in sicurezza della scuola. È necessario che si stabilisca un clima in cui poter lavorare rilassati e non con la preoccupazione che da un giorno allaltro possano arrivare i carabinieri per far sgomberare ledificio. Attendere, comunque, non significa stare con le mani in mano, ma continuare a darsi da fare. Il prossimo passo sarà la proiezione di un film-denuncia girato da alcuni volontari che hanno combattuto per listituto comprensivo Andrea Doria. Lappuntamento è per giorno 21 alle ore 16.30, nellauditorium dei Benedettini. È proprio il caso di non mancare.