L’estate 2025 entra nel vivo con il mese di agosto e, come ogni anno, si ripete il valzer delle cifre inerenti afflussi, presenze e movimenti turistici. Per un consuntivo bisognerà però attendere settembre. Intanto, la Sicilia risulta essere la prima destinazione più venduta dalle agenzie di viaggio. Nel panorama dei report pubblicati, quello proposto dall’Osservatorio […]
L’allarme dell’Osservatorio italiano destinazioni balneari: «In Sicilia più visitatori stranieri che italiani»
L’estate 2025 entra nel vivo con il mese di agosto e, come ogni anno, si ripete il valzer delle cifre inerenti afflussi, presenze e movimenti turistici. Per un consuntivo bisognerà però attendere settembre. Intanto, la Sicilia risulta essere la prima destinazione più venduta dalle agenzie di viaggio. Nel panorama dei report pubblicati, quello proposto dall’Osservatorio italiano destinazione balneari edito dalla società specializzata in consulenza e marketing turistico JFC, dal titolo: Panorama Turismo mare 2025 – tendenze, mode e previsioni delle vacanze al mare ha evidenziato alcuni aspetti interessanti.
Nella stesura del rapporto sono state utilizzate metodologie che hanno portato cosi alla elaborazioni di diversi dati. Il primo che si evince dalla lettura del rapporto riguarda il fatto che il 75% degli intervistati si è espresso in maniera favorevole sul fatto di andare in vacanza in estate, dato sostanzialmente uguale a quello del 2024. La vacanza balneare raccoglie la fetta più consistente di percentuale con poco più del 70% seguita da quella in montagna, mentre quelle nelle città d’arte triplica la percentuale di gradimento con poco più dell’8% contro quasi il 3% del 2024.
Altro dato interessante che emerge è come cambiano i gusti del consumatore vacanziero balneare: il 61% ha dichiarato di andare in un’altra destinazione rispetto a quella dell’anno precedente sinonimo di ricerca nuove esperienze e posti nuovi. Quindi i tre punti evidenziati, volontà di andare in vacanza, di andare a mare, e di cambiare destinazione indicano fenomeni nuovi emergenti che ben fotografano le dinamiche turistiche attuali. Nel rapporto edito, si è inoltre analizzato uno dei fattori ormai basilari nella programmazione delle proprie vacanze estive: i costi, che come evidenziato nel 2025 aumenteranno.
Per quanto riguarda il sud e le isole, gli attori impegnati nella proposta turistica hanno comunicato un aumento in media del 5% delle tariffe di soggiorno al primo posto per gli aumenti che riguardano anche il settore della ristorazione, i servizi spiaggia, i costi del viaggio ed altri consumi vari. In un quadro in mutamento, il rapporto ha evidenziato un dato positivo: la Sicilia risulterebbe essere la meta vacanziera più venduta nel 2025 dai tour operator ed agenzie di viaggio seguita da Sardegna e Puglia. Tra le 20 mete più votate Jesolo rimane al top anche nel 2025, mentre la prima ed unica siciliana è san Vito Lo Capo in provincia di Trapani che scende di due posizioni rispetto all’anno scorso piazzandosi come voti al quinto posto.
Dietro di lei tra le prime 20 nessun’altra isolana. Per quanto riguarda invece la destinazione balneare, è percepita dagli italiani come quella più green e sostenibile, indicata quindi come la località dove vi è un’accentuata sensibilità ambientale. Al primo posto quest’anno balzano sempre in provincia di
Trapani le Isole Egadi (new entry rispetto al 2024) seguite da Sirolo nelle Marche e da un’altra nuova entrata, l’Asinara in Sardegna. Per la presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, Rosalia D’Alì a commento degli esiti del Rapporto Panorama Turismo mare 2025: «Il trend non è confortante anche se come sottolineano i dati gli stranieri continuano a preferire il nostro territorio, un fenomeno che investe l’intera isola e che tocca da vicino anche le località simbolo della provincia. Ma l’estate 2025 sarà
ricordata, purtroppo, anche come una stagione segnata dal dramma degli incendi che stanno devastando vaste aree del nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico».
«Bruciano i nostri boschi, la nostra vegetazione, la nostra meravigliosa macchia mediterranea, la nostra identità e viene messa a dura prova anche l’immagine turistica della Sicilia, che da sempre si fonda sulla bellezza, l’autenticità e la magia del paesaggio. L’immagine della Sicilia che brucia danneggia profondamente il nostro posizionamento turistico e richiede risposte immediate. Chiediamo un impegno straordinario e concreto da parte delle istituzioni regionali e nazionali per affrontare, con risorse e azioni strutturate, l’emergenza ambientale e l’erosione del nostro brand turistico». Infine Rosalia D’Alì afferma: «Il Distretto Turistico è pronto a fare la sua parte, ma è indispensabile e quanto mai urgente una maggiore sinergia istituzionale che chiediamo a gran voce».