Non è stata richiesta alcuna deroga dalla Regione siciliana per il mantenimento di due cardiochirurgie pediatriche in Sicilia, ma l’accorpamento del reparto di Taormina all’ospedale Papardo di Messina, pur mantenendolo la sede con la gestione medica del Bambin Gesù di Roma, grazie ad un triplo sistema di convenzioni. La deroga al decreto Balduzzi – che […]
Cardiochirurgia pediatrica di Taormina: nessuna deroga, sarà un’unità dell’ospedale Papardo di Messina
Non è stata richiesta alcuna deroga dalla Regione siciliana per il mantenimento di due cardiochirurgie pediatriche in Sicilia, ma l’accorpamento del reparto di Taormina all’ospedale Papardo di Messina, pur mantenendolo la sede con la gestione medica del Bambin Gesù di Roma, grazie ad un triplo sistema di convenzioni. La deroga al decreto Balduzzi – che impone a ogni territorio di avere soltanto una Unità operativa complessa di Cardiochirurgia pediatrica ogni 5 milioni di abitanti – può essere, infatti, richiesta soltanto dalle regioni che hanno i conti in attivo: come il Veneto, che ne ha una Verona e una a Padova.
La Regione Siciliana, invece, segue ancora un piano di rientro economico che non potrà essere smaltito entro il 31 luglio, giorno in cui scadrà la convenzione della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, per la quale è stata appunto richiesta la proroga. Ma la possibilità di avere due strutture, al momento, sarebbe bocciata dal ministero della Salute, che si era già espresso in merito l’anno scorso, consigliando un accorpamento al San Marco di Catania o al Papardo di Messina. A prendere corpo, secondo la richiesta inviata dall’assessorato regionale alla Salute al ministero, sarà la seconda soluzione.
In pratica, si sta tentando di inserire la cardiochirurgia pediatrica di Taormina all’interno della nuova rete ospedaliera, modificando l’unità operativa del reparto che, da Complessa (Uoc), diventerà Semplice (Uos) e dipenderà dall’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia per adulti del Papardo di Messina. A livello operativo, poi, sarà l’ospedale Papardo a stipulare una convenzione con il San Vincenzo di Taormina e con il Bambin Gesù di Roma, per mantenere di fatto la situazione – e la sede – uguale a quella odierna, a parte il numero di posti letto. Un tetris che consentirebbe alla Regione di mantenere anche la Cardiochirurgia pediatrica di Palermo, gestita dal San Donato Milanese di Angelino Alfano.