Grazie al lavoro di Federico Moncada, una delle meraviglie della Valle dei Templi riprende vita. Il prossimo passo sarà creare un'animazione. «Mi piace l’idea che grazie al mio lavoro gli agrigentini si soffermino sul passato della nostra città, nella speranza che il nostro patrimonio riceva più attenzioni dall’opinione pubblica e dalle istituzioni». Guarda le foto
Agrigento, il tempio di Zeus Olimpio torna alle origini La ricostruzione tridimensionale di un architetto
È uno dei più grandi templi mai costruito, ma purtroppo oggi non ne rimangono che pochi resti nella Valle dei Templi di Agrigento, testimoni degli antichi fasti della cultura greca sulla nostra isola. Stiamo parlando del tempio dedicato a Zeus Olimpio, secondo numerosi studiosi costruito qualche anno dopo la battaglia di Himera, combattuta vittoriosamente da Agrigento e Siracusa contro i cartaginesi a cavallo tra il 480/479 a.C. Per festeggiare la vittoria gli agrigentini decisero di costruire un enorme tempio dorico, lungo quasi 113 metri e largo 56.
La storia ci ha riconsegnato solo poche componenti della sua originaria struttura, a causa soprattutto dell’azione umana, che ha spinto, ad esempio, all’utilizzo del tempio come cava di pietra per la costruzione dei moli di Porto Empedocle nel XVIII secolo. Alla luce dell’importanza dell’antica struttura, l’architetto Federico Moncada ha deciso di realizzare una fedele ricostruzione, e dopo sei mesi di lavoro ecco che al tempio viene restituita, seppur in formato digitale, la sua antica bellezza.
«È stato un lavoro molto entusiasmante – spiega Moncada – che nasce dal mio amore per l’archeologia, per il nostro patrimonio artistico e per i programmi tridimensionali. Non ho percepito alcun guadagno da questo progetto, che è il frutto del tempo che ho sottratto al mio lavoro da architetto e alla mia famiglia. Ho dovuto studiare molto per realizzare la ricostruzione, ho consultato diversi studiosi e osservato altri esempi di strutture templari oltre a numerosi documenti, antichi anche di secoli, che descrivevano la fisionomia del tempio. Mi sono inoltre basato sugli studi dell’archeologo Pirro Marconi e sulle testimonianze di fonti classiche come Diodoro Siculo». Ecco quindi come dovevano apparire questi affascinanti edifici del passato, variopinti e pieni di decorazioni.
Moncada, che in passato ha già svolto lavori simili come la riproduzione del Tempio di Esculapio e dell’Oratorio di Falaride entrambi ad Agrigento, ha intenzione di portare la sua iniziativa ad un livello successivo. Il prossimo progetto sarà quello di ricreare un’animazione in digitale del tempio di Zeus Olimpio. «Nei prossimi mesi – conclude Moncada – mi metterò a lavoro per la realizzazione di una ricostruzione video, e quindi animata, del tempio, per mostrare come questo fosse anticamente vissuto. Mi piace l’idea che grazie al mio lavoro gli agrigentini possano soffermarsi per qualche momento di riflessione sul passato della nostra città, ammirando la sua bellezza e nella speranza che il nostro patrimonio archeologico riceva maggiori attenzioni da parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni».