Più di un milione di danni per un rogo probabilmente doloso. È successo nella notte tra domenica e lunedì all'azienda di lavorazione e commercializzazione di agrumi in contrada Rinazze. Distrutti le strutture, i macchinari e la catena di lavorazione. Per sistemare l'impianto serviranno investimenti milionari e il sindacato teme per impiegati e indotto
Biancavilla, incendio distrugge la Sicil Sapori Flai Cgil: «No a ripercussioni sui lavoratori»
È di oltre un milione di euro il danno subito dalla Sicil Sapori, azienda di Biancavilla nel settore della lavorazione e commercializzazione di agrumi, colpita da un incendio di probabile matrice dolosa nella notte tra domenica e lunedì, in contrada Rinazze, lungo la strada provinciale 44. Sono andati distrutti le strutture, i macchinari e la catena di lavorazione.
Il rogo è partito poco prima delle tre del mattino dalla parte esterna del magazzino, dove sono accatastate le cassette degli agrumi e il materiale di imballaggio. Rapidamente le fiamme si sono estese al magazzino, distruggendo tutto quello che si trovava dentro l’immobile. Sul posto uomini del 115 del distaccamento di Paternò, Adrano, Malatto, due autobotte provenienti dal comando provinciale. Per i carabinieri della compagna di Paternò che stanno conducendo le indagini è alta le probabilità che si tratti di un rogo doloso, per diversi motivi. Innanzitutto per circa 48 ore l’azienda è rimasta chiusa con i macchinari fermi, rendendo improbabile la possibilità di un corto circuito. In secondo luogo, l’incendio si è sviluppato nella zona dell’azienda non coperta dalle telecamere di video sorveglianza. E infine non è scattato il sistema d’allarme. Militari dell’arma stanno visionando le immagini dei video di sorveglianza.
Per quanto riguarda le ricadute occupazionali dell’azienda, oltre alla dozzina di lavoratori direttamente impiegati, c’è da considerare il vasto indotto di più di cento unità. Ecco perché c’è il rischio della perdita del posto di lavoro presso un magazzino esteso per 1500 metri quadrati su un’area complessiva di 15mila metri quadrati. Per riprendere la funzionalità ci vorranno investimenti milionari. «Questo evento si aggiunge alla grave situazione occupazionale che già vive la zona di Biancavilla – dice Alfio Mannino, segretario provinciale Flai-Cgil -. Ci auguriamo che non vi siano ripercussioni sugli oltre cento lavoratori e che l’azienda riprenda al più presto l’attività».
Intanto un altro incendio di matrice dolosa si è registrato ai danni della General Plast, lungo la strada provinciale 14 nella frazione di Piano Tavola. L’azienda da oltre cinque anni è chiusa ed è sotto la gestione della curatela fallimentare. L’intera area della ditta è circondata da una recinzione facilmente superabile. Ignoti, dopo averla scavalcata, hanno appiccato il fuoco a del materiale in plastica all’esterno del capannone. Il rogo si è rapidamente esteso a un furgone parcheggiato nell’area davanti al capannone, assieme ad altri mezzi. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale ha evitato che le fiamme raggiungessero il resto degli automezzi.