Nell'esercizio provvisorio approvato ieri a Palermo vengono stanziati fondi per il comune ionico. Tra cui tre milioni per i disagi della tromba d'aria. Il sindaco Barbagallo annuncia che verranno riparati il teatro Maugeri, il Palavolcan e altre strutture pubbliche. Un aiuto anche ai cittadini più colpiti. «Con la massima trasparenza»
Maltempo, terme e Carnevale: dall’Ars risorse per Acireale «Soldi anche ai cittadini con danni alle prime case»
Una boccata d’ossigeno, un sospiro di sollievo, una goccia d’acqua. Rimandano tutte al campo semantico dell’emergenza le metafore usate in queste ore ad Acireale per commentare le novità incluse nell’esercizio provvisorio della Regione, approvato ieri pomeriggio all’Ars. Novità che, in una condizione generale di difficoltà, garantiranno un importante aiuto al Comune e non solo.
Al centro dell’attenzione, l’assegnazione di 3 milioni di euro per fronteggiare i disagi causati dalla tromba d’aria del 5 novembre scorso. In tal senso, anche se la conta dei danni stilata all’indomani della calamità era stata di almeno 10 milioni di euro, l’assegnazione dei fondi è stata accolta con entusiasmo e un pizzico di incredulità, dopo che nelle settimane scorse dalla Protezione civile regionale era stato fatto sapere che, a termine di legge, sarebbe stato impossibile attendersi un reale risarcimento dei danni rimandando quindi a una scelta di carattere politico un eventuale aiuto alla popolazione.
Aiuto che nelle settimane scorse ha preso la forma di un emendamento portato avanti su tutti dai deputati regionali acesi, Angela Foti (M5S) e Nicola D’Agostino (Udc). Tuttavia, il percorso che ha portato allo stanziamento della somma non è stato facile: dopo aver ricevuto il parere favorevole dalla commissione bilancio, l’emendamento era stato in un primo tempo stralciato per decisione del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, a causa della mancata presentazione di un’adeguata relazione tecnica. Ciò aveva fatto crescere la sensazione secondo cui fino al momento del voto non si sarebbe potuto cantar vittoria. I timori, però, si sono dissolti con l’approvazione a larga maggioranza da parte dell’assemblea.
«Proponendo l’emendamento dei 3 milioni di euro e impegnandoci affinché diventasse legge, abbiamo fatto il nostro dovere di deputati acesi», ha dichiarato stamani D’Agostino, il quale nel corso della conferenza stampa, come a sottolineare la presa di distanze dal proprio partito a fronte di un avvicinamento al Partito Democratico, non ha lesinato qualche frecciata all’eccessivo zelo di Ardizzone, apprezzando invece l’interesse per la causa acese dimostrato dal capogruppo del Pd Baldo Gucciardi.
Le buone notizie per Acireale, però, non finiscono qui. Tra le misure prese ieri sera dall’Ars, anche quella dell’istituzione di un fondo di 800mila euro in favore delle terme di Sciacca e Acireale. Per lo stabilimento acese, la somma destinata sarà di 300mila euro, una cifra che non risolverà i problemi cronici della struttura da anni in grave crisi finanziaria ma che servirà comunque a guardare avanti con un pizzico di ottimismo in più: «Si tratta di una goccia d’acqua – ha dichiarato il commissario straordinario delle terme, Luigi Bosco –. Con questa cifra potremo pagare i debiti nei confronti dell’Enel ed evitare che ci venga tagliata la corrente. Il futuro – ha continuato Bosco –dovrà passare con l’affidamento della gestione ai privati dello stabilimento». In tal senso, gli aiuti regionali serviranno anche «ad arrivare in attività all’espletamento del bando, già in dirittura d’arrivo, per la gestione privata del complesso idrotermale, evitando così il rischio di una chiusura».
Riguardo all’uso che verrà fatto dei tre milioni di euro, il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha dichiarato: «Una parte sarà certamente utilizzata per riparare il Teatro Maugeri, il Palavolcan, le strade, le scuole e gli impianti d’illuminazione di Santa Caterina, del quartiere Suffragio e di corso Italia, ma un contributo importante – ha aggiunto il primo cittadino – dovrà essere assegnato ai cittadini che hanno subito i danni più gravi alle prime case e questo sarà fatto con la massima trasparenza».
Nell’esercizio provvisorio licenziato ieri sera dall’Ars, previste anche somme per il Carnevale di Acireale (100mila euro) e per l’Accademia degli Zelanti (35mila euro).