Si firmano «cittadini onesti (e arrabbiati)». Decisi a passare una serata nei dintorni di piazza Teatro Massimo, hanno provato a pagare la sosta sulle strisce blu. Ma l'emissione del ticket, misura introdotta da pochi giorni anche di notte, non era contemplata tra le scelte effettuabili. Al ritorno in macchina l'amara sorpresa: la multa
Strisce blu notturne, caos in centro «Impossibile fare il biglietto, ma ugualmente multati»
Siamo un gruppo di giovani lavoratori e con la presente lettera intendiamo denunciare un avvenimento increscioso avvenuto nel centro di Catania la sera del 28 dicembre 2014. Alle 21 abbiamo deciso di recarci in centro per trascorrere una serata nei locali situati nella zona di piazza Teatro Massimo. Essendo in macchina, ci siamo premurati di trovare un parcheggio adeguato che non fosse sotto il controllo dei numerosi parcheggiatori abusivi che stazionano nelle vie più affollate del centro storico.
Siamo riusciti così a parcheggiare lungo la via Sangiuliano in una delle zone delimitate dalle strisce blu. Ricordando di aver letto, per caso, un articolo del 23 dicembre sulle nuove disposizioni in materia di parcheggio notturno in centro, abbiamo letto con attenzione i cartelli della Sostare e ci siamo accorti di quelli relativi alla nuova tariffa notturna. Dopo aver cercato la colonnina più vicina e averla trovata in via Francesco Crispi, abbiamo inserito le monete e quindi abbiamo cercato il tasto specifico per la tariffa notturna senza successo; abbiamo quindi premuto il tasto Emissione di biglietto ci siamo accorti che il conteggio del tempo per il parcheggio partiva dalle 8.30 del giorno successivo. Abbiamo quindi concluso che la nuova tariffa non fosse ancora in vigore e siamo andati a cenare in un locale vicino.
Dopo qualche ora, tornando a prendere l’auto, abbiamo notato un’impiegata della Sostare che stava prendendo nota del numero di targa della nostra auto. Ci siamo così avvicinati a lei cercando di capire cosa stesse succedendo e tentando di spiegarle che noi avevamo tutta l’intenzione di fare il biglietto ma che non vi eravamo riusciti. La donna, assolutamente sorda ai nostri discorsi, ha continuato a compilare la multa e a dire che esisteva un tasto relativo alla sosta notturna. L’abbiamo quindi invitata a seguirci presso la colonnina di via Francesco Crispi per darle una prova dell’inesistenza di un pulsante apposito per la tariffazione notturna, ma lei si è rifiutata di ascoltare le nostre ragioni; diversamente, un collega che nel frattempo si era avvicinato, si è recato con noi e ha appurato insieme a noi che non c’era nessun tasto recante la dicitura parcheggio notturno ma che il tasto per quel tipo di tariffa era quello con la dicitura card prepagata, specificando che a lui e ai colleghi era stato spiegato. Ci sembra interessante che questo piccolo dettaglio sia stato premurosamente diffuso agli operatori della Sostare e non ai cittadini onesti che intendono pagare il biglietto per la sosta, attenendosi scrupolosamente alla normativa vigente.
Un avvenimento che sottolinea ancora una volta quanto poco sia il rispetto per le persone che desiderano seguire le regole in questa città che si sta trasformando sempre più in un luogo pericoloso, in cui bande di ragazzini violenti vanno in giro indisturbate a seminare il panico, parcheggiatori abusivi estorcono denaro e le forze dell’ordine assistono silenziosamente. Adesso ci resta solo la multa della signora Sostare, che ovviamente contesteremo, come l’operatore stesso della Sostare ci ha invitato a fare; peccato che le spese per la contestazione siano più rilevanti del costo della multa! Chissà come mai? Ma noi, che siamo cittadini onesti, che rispettiamo le regole, che non vogliamo arrenderci davanti alle ingiustizie e che crediamo che si debba sempre aspirare ad ottenere un cambiamento positivo, andremo avanti lo stesso.
Cittadini onesti (e arrabbiati)