Ha suscitato molta indignazione la decisione del giudice di sorveglianza di negare all'ex Presidente della Regione il permesso di visitare la madre. Tanto da attirare l'attenzione del titolare del dicastero della Giustizia
L’ennesimo no a Cuffaro Il ministro Orlando dispone accertamenti
Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha richiesto all’ispettorato generale di disporre accertamenti preliminari sulla mancata concessione all’ex presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, detenuto dal 2011, del permesso chiesto per fare visita alla madre anziana e malata di Alzheimer.
Le motivazioni scritte dal giudice di sorveglianza di Roma, Valeria Tomassini, infatti, stanno suscitando polemiche e perplessità: la donna «non versa in imminente pericolo di vita ed è affetta da patologie croniche compatibili con l’età avanzata – scrive il giudice che ha negato il permesso.
Ma la parte più controversa arriva ora: «Il deterioramento cognitivo evidenziato svuota senz’altro di significato il richiesto colloquio poiché sarebbe comunque pregiudicato in soddisfacente momento di condivisione».
In altre parole, Cuffaro non potrà abbracciare l’anziana madre perché tanto, lei, non lo riconoscerebbe….
Neanche un medico, che pure ne avrebbe i titoli, arriverebbe ad affermare tanto.
Insomma, la decisione, che peraltro arriva dopo l’altro incompreso no ai servizi sociali che l’ex Presidente della Regione aveva richiesto l’anno scorso, ha sollevato una indignazione generale che ha portato alla decisione del Ministro Orlando di interessarsi al caso.