Un progetto civico radicato nei quartieri e che, ieri, si è allargato. Raggiungendo anche la terza municipalità del Comune di Catania. Che da proprio il nome alla nuova associazione La terza, nuova tappa del percorso avviato dal già presidente della prima municipalità Paolo Fasanaro e che adesso si aggiunge alle realtà de La Prima e […]
A Catania nasce l’associazione civica La terza. La presidente Marro: «Serve riavvicinare i cittadini alla politica quotidiana»
Un progetto civico radicato nei quartieri e che, ieri, si è allargato. Raggiungendo anche la terza municipalità del Comune di Catania. Che da proprio il nome alla nuova associazione La terza, nuova tappa del percorso avviato dal già presidente della prima municipalità Paolo Fasanaro e che adesso si aggiunge alle realtà de La Prima e La Sesta, nei rispettivi territori. Durante la mattinata di ieri, l’associazione La terza ha ufficialmente avuto il via – con una festa a base di musica e animazione per bambini – con un incontro tra una cinquantina di partecipanti – curiosi e amici- in via Orto Limoni, presso il bar Urban Caffè. «La terza nasce dal basso – commenta la fondatrice e presidente Monica Marro – Troppe volte vediamo realtà politiche nascere e morire sotto le elezioni amministrative. Noi vogliamo parlare con i cittadini e fare capire che la politica si vive ogni giorno, contribuendo a migliorare il nostro territorio a prescindere dagli appuntamenti elettorali».
Tra i fondatori, anche Francesco Pezzillo: «Quello di oggi è un primo passo concreto verso un nuovo modello di democrazia partecipata e attivismo civico a Catania. Tra i cittadini c’è un rinnovato senso di rivalsa che, tramite questo progetto, potrà essere messo a frutto pienamente per la crescita della nostra città, collaborando per il bene comune e sensibilizzando la cittadinanza». Presenti all’evento anche alcuni componenti delle associazioni territoriali gemelle, tra cui Francesco Aletta, tra i fondatori de La Prima: «Siamo orgogliosi di questo ulteriore passo avanti per il progetto nato meno di un anno fa insieme a Paolo Fasanaro – commenta – Crediamo fermamente che il dialogo, la partecipazione attiva e l’ascolto siano le basi per una comunità più forte e consapevole».