Nonostante le emergenze, la Sicilia non ha ancora speso le risorse destinate al risanamento ambientale dei luoghi di insediamento degli stabilimenti petroliferi. Dei 60 milioni originariamente stanziati, non c'è traccia. Ma nel Bilancio 2013 si parlava di 22 milioni di euro circa. Ad oggi però non risulta speso un centesimo
Che fine hanno fatto i soldi per l’ambiente? Interpellanza del M5S al Governo
Che fine hanno fatto le risorse stanziate dal Governo nazionale per la bonifica dei siti inquinati in Sicilia? Se lo chiedono i parlamentari del Movimento 5 Stelle che hanno presentato una interpellanza rivolta al Presidente della Regione, all’Assessorato al Territorio e all’Assessorato all’Economia.
I deputati si riferiscono alle somme previste dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 297, ovvero la Legge Finanziaria del 2007 in cui venivano destinati alla nostra Regione
«60 milioni di euro per il risanamento ambientale dei luoghi di insediamento degli, stabilimenti petroliferi, nonché ad investimenti infrastrutturali per ciascuno degli anni 2008 e 2009 ».
«Tale somma – si legge nell’interpellanza – era a valere sul gettito delle accise sui prodotti petroliferi immessi in consumo nel territorio regionale; l’art.1 comma.833 della suddetta legge prevedeva che tale importo venisse erogato a titolo di contributo di solidarietà nazionale, di cui all’articolo 38 dello Statuto regionale».
L’erogazione dei contributi era subordinata alla redazione di un piano economico finalizzato prevalentemente al risanamento ambientale dei luoghi di insediamento degli stabilimenti petroliferi. Piano adottato con deliberazione di Giunta regionale n.223 del 30 settembre 2008.
Tutto scritto nero su bianco, quindi. Ma i soldi?
Lo scorso Ottobre sempre tramite interpellanza del Movimento 5 Stelle, si apprende dall’Assessorato all’Economia che «a chiusura dell’esercizio 2013, sul capitolo 613928, relativo agli interventi in materia di risanamento ambientale da realizzare nei comuni sede di insediamenti petroliferi ammontano complessivi 22.318 migliaia di euro a titolo di economie di spesa».
Ad oggi, però, non è stato speso un euro. E di questo chiedono conto e ragione i parlamentari pentastellati, che chiedono di conoscere le ragioni per le quali «nonostante la grave emergenza ambientale, non è stata spesa la somma di 22.318 migliaia di euro per gli interventi di risanamento ambientale dei luoghi di insediamento degli stabilimenti petroliferi».
E ancora, nell’interpellanza si chiede di sapere «come si è agito sulle economie indicate nella risposta all’atto parlamentare sopra menzionato e se le stesse siano state impegnate; in che modo e quando questo Governo intenda spendere la su indicata somma; nel dettaglio, in riferimento al suddetto Piano Economico degli
investimenti, chiarimenti, nonché approfondimenti, in merito agli interventi previsti, con particolare riferimento all’ acquisto “Manufattuara” Tabacchi di Catania».