Di fatto, il governo ha trovato il modo per costringere gli enti a sbarazzarsi del vecchio personale per fare posto a nuove clientele. La 'macelleria sociale' e' nei fatti
Formazione, contratti di solidarietà e nuove assunzioni con il ‘secondo elenco dei giovani laureati’
DI FATTO, IL GOVERNO HA TROVATO IL MODO PER COSTRINGERE GLI ENTI A SBARAZZARSI DEL VECCHIO PERSONALE PER FARE POSTO A NUOVE CLIENTELE. LA ‘MACELLERIA SOCIALE’ E’ NEI FATTI
In corso grandi manovre a Palazzo dOrleans sede del governo regionale. Voci confuse si rincorrono ed il toto nomi fa compagnia ad una situazione politica caotica.
Sono due i possibili percorsi che con insistenza si rincorrono: governo politico o di tecnici.
Nella prima ipotesi si fa, tra gli altri, il nome di Mariella Maggio, parlamentare del PD ed ex segretario generale in Sicilia della Cgil che potrebbe sostituire lex assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra.
Così come circola il insistentemente lombra della dottoressa Anna Rosa Corsello che in un governo di tecnici potrebbe, secondo taluni osservatori, assumete una delega assessoriale.
Insomma la dottoressa Corsello dovrebbe rientrare: o alla guida dell’assessorato – da assessore – o da dirigente generale. Magari un rientro al dipartimento Lavoro.
I giochi sono aperti e tutto può accadere.
Lunica certezza è che 8000 mila lavoratori della Formazione professionale sono sullorlo di una crisi di nervi ed ad un passo dal licenziamento collettivo.
Il segnale incontrovertibile è la trovata del contratto di solidarietà difensiva che, in fretta e furia, gli enti si stanno adoperando a sottoscrivere con lavoratori e sindacati per far cosa gradita al Governo regionale ed allassessore Scilabra.
Una bella maniera per liberarsi del peso dei lavoratori, addossando sugli enti formativi la responsabilità ed il rischio e liberando una montagna di ore e finanziamenti da dirottare verso nuove assunzioni con il famoso secondo elenco di giovani laureati che tanto sta a cuore al presidente Crocetta.
Il film della formazione professionale, quindi, è ai titoli di coda.
E i sindacati che dicono?