La replica di Bernava a Raciti: “E’ il PD che vuole salvare Crocetta, non noi”

LA CISL SICILIANA, PER BOCCA DEL SUO SEGRETARIO GENERALE, MAURIZIO BERNAVA, CHIARISCE I MOTIVI DELLA MANCATA PARTECIPAZIONE ALL’INCONTRO, POI SALTATO, CON IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD SICILIANO. LA ‘CHILOMETRICA’ PRECISAZIONE DELLA VICESEGRETARIA DEL PD SICILIANO, MILA SPICOLA

“La Cisl ha sempre tenuto da sola una posizione critica nel merito con il presidente Rosario Crocetta ora e con l’ex governatore Raffaele Lombardo prima”.

Con queste parole Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl siciliana, puntualizza la posizione del sindacato nei confronti dell’attuale esecutivo regionale, in continuità con le critiche avanzate al precedente Governo dell’ex presidente, Raffaele Lombardo.

Passa all’attacco il leader cislino, puntando il dito sul Partito Democratico, etichettato come responsabile dello sfascio politico e economico-sociale della Sicilia

“Il PD è causa di questo disastro e ci ha lasciati soli – replica Bernava -. Dirmi che sono strumento dei ‘soliti pupari’ e’ falso ed una grande offesa. Il PD ha solo interessi di gestione, ovvero ritagliarsi uno spazio nel potere gestionale in Sicilia”.

“È indecente la vicenda del rimpasto senza mai pensare e dire una parola sull’emergenza sociale – aggiunge il segretario regionale della Cisl in Sicilia -. Il PD vuole salvare il presidente Rosario Crocetta e strumentalizzare chi ha avuto il coraggio di criticare, scontrarsi, manifestare e rischiare, mentre loro, tutte le componenti del PD e dico tutte, a fare solo tatticismo e opportunismo. Sin dal 2009”.

“Dopo anni di lotta e autonomia, la Cisl non può subire il giochetto interessato, solo per loro, tra PD e Cgil. Anche loro fanno pupiate”.

A chiarimento di quanto accaduto ed in risposta al segretario regionale del PD siciliano,Fausto Raciti, come riportato in altra parte del giornale, Bernava racconta i motivi che hanno spinto la Cisl a disertare l’appuntamento con Fausto Raciti.

“La posizione della Cisl su Crocetta il suo Governo ed i danni che sta procurando sono noti, lineari e chiari da sempre – racconta Bernava -. Il PD ci ha sempre lasciati sbattere nel duro conflitto sociale di questi due anni. Solo silenzio su crisi, vertenze e emergenze”.

“Siamo molto critici anche col PD – precisa Bernava – perché dal 2009 abbiamo registrato solo tatticismo ed opportunismo senza alcun slancio strategico verso la Sicilia”.

“Essere chiamati come sindacato adesso – puntualizza l’esponente sindacale – nel pieno di uno scontro tra una parte del PD, il presidente della Regione ed altre componenti del partito e di coalizione, ci sembra poco accettabile”.

“Continueremo a manifestare e pressare sull’indecente Governo e sulla politica – conclude Bernava – che in Sicilia sono sempre più lontani dagli interessi della comunità. In fondo lo facciamo da due anni”.

Sulla vicenda interviene la vice segretaria del PD siciliano, Mila Spicola, con il suo ormai consueto chilometrico comunicato stampa (ormai l’addetto stampa fai-da-te inaugurato dal presidnete Crocetta sta facendo scuola):

“I problemi della Sicilia – dice Mila Spicola – devono essere la priorità del Partito Democratico, da discutere dentro il partito e fuori il partito con le parti sociali, con i cittadini e con gli elettori. Ma i problemi del Partito Democratico, interni i al partito o di rapporto col governo regionale, sono del Partito Democratico, non di altri. Per questo comprendo la perplessità delle organizzazioni sindacali a partecipare a una convocazione, di cui abbiamo appreso solo dai media, che aveva tutto l’aspetto di una convocazione strumentale effettuata dal solo segretario, o da una parte del partito”.

“Immagino – aggiunge – che nessuna forza sindacale avrebbe perplessità a incontrare il segretario di un partito se rappresentasse posizioni unitarie prese in modo legittimo dentro gli organismi. E che si tratti di decisioni che prevedano azioni per risolvere i problemi della Sicilia, non i problemi interni del PD e del suo rapporto col governo. E’ bene, prima di convocare i sindacati, convocare gli organismi per fare sintesi e trovare una mediazione unitaria e con quella offrirsi alle parti sociali, oltre che ai siciliani. Del resto questo è il compito della politica e di una buona leadership: trovare sintesi e mediazioni tra legittime posizioni diverse”

“Comprendo perfettamente le perplessità di Cgil, Cisl e Uil – dice sempre Mila Spicola – nell’andare all’incontro richiesto da Raciti, incontro palesemente a rischio di strumentalizzazione di parte in assenza di posizione unitaria nel PD. Per trovare legittimazione alle diverse posizioni si convochino prima gli organismi del partito non le parti sociali o sindacali”.

In realtà, noi sapevamo che la Cgil siciliana era disponibile ad incontrare Raciti, mentre Cisl e Uil no.

“Credo che si siano confusi i piani, non nel merito ma nel metodo – aggiunge la vice segretaria del PD -. L’ultima Direzione del PD Sicilia ha sancito con voto unanime, dato da renziani e da cuperliani, le debolezze del governo Crocetta e la necessità di un cambio di passo e di un rilancio dell’azione del governo. E questo è il merito. Alcuni chiediamo un azzeramento totale, reale, non gattopardesco, per ripartire, altri chiedono un rilancio ma non ho capito bene a partire da cosa, da quale strategia operativa: sfiducia? Cioè? Elezioni? E chi le decide? E questo è il metodo, su cui abbiamo idee diverse che non possono trovare legittimazione fuori dal partito se prima non la trovano al proprio interno”.

“Le diverse posizioni senza sintesi negli organismi del Partito: Direzione o Assemblea, di cui tra l’altro fa parte Crocetta e parte della Giunta – conclude Mila Spicola – rischiano davvero di assumere valore di dichiarazione personale o di parte e confondere non solo gli elettori ma di allontanare dal partito anche i gruppi sociali, sindacali e le associazioni di categoria, che necessitano urgentemente di interlocuzione unitaria.Sono posizioni da ricondurre a sintesi se no sono bei pensieri privi di azione, utili come perle false, parafrasando Gandhi”.


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