La morte del poliziotto Filippo Raciti ha aperto la discussione in tutta Italia, ma anche i media esteri si chiedono il perché di questa situazione. La Gran Bretagna, abituata al fenomeno Hooligan, adesso riflette sul campionato italiano e sul suo futuro
An everyday part of Italian football
Levento che ha sconvolto una città, una nazione, unenorme comunità (quella appassionata di calcio) è stato descritto dai media di tutto il mondo. Le testate giornalistiche dei principali paesi stranieri hanno dedicato le loro prime pagine a quello che é accaduto al Massimino, venerdì notte. I più attenti, forse perché i più esperti, sono sicuramente i media inglesi, che si sono soffermati ad analizzare la situazione italiana, partendo da quello che dallItalia trapela in Europa.
Non sempre, però, lanalisi si può definire approfondita e ben curata; anche se le falle principali del sistema calcio nostrano, sono evidenti e inquietanti. Negli articoli dedicati allincontro Catania Palermo, sono significative alcune espressioni che denotano il giudizio severo ed impietoso che il mondo anglosassone riserva allItalia e alla sua capacità di gestione. In un articolo, un giornalista inglese scrive: Raciti ha perso la sua lotta per vivere, lasciando lItalia a chiedersi se anche il suo gioco nazionale, già colpito da scandali di partite comprate e dal calo degli spettatori, stia morendo.
Ed è forte il contrasto nelle menti dei britannici tra la folla che circondava il bus degli eroi di Berlino e quella che lanciava sassi e bombe contro i poliziotti. Ed allora si soffermano nel descrivere un ambiente pieno di contraddizioni: si riportano le cifre di un sistema che sembra in perenne stato di guerra. 1500 poliziotti per un match, 74.000 i tifosi ultrà in tutta Italia, decine e decine di scontri durante una stagione, e poi gli ultimi morti: il dirigente calabrese e il poliziotto siciliano.
Lanalisi arriva alle televisioni, ai rapporti società ultrà e alla inadeguatezza degli impianti sportivi: gli appassionati di calcio preferiscono stare a casa e seguire Sky Tv e lasciare che gli ultrà mettano a ferro e fuoco gli stadi italiani; adesso che le società hanno smesso di dare i biglietti gratis agli ultrà, loro reagiscono in maniera violenta; molte squadre italiane non hanno i fondi per rimodernare gli stadi e anche quando lo fanno, non sempre funziona, un caso fra tutti lOlimpico di Roma, dove il lancio di oggetti é una costante. Insomma, anche se in maniera superficiale, i newspaper dimostrano di aver afferrato alcune delle questioni principali del problema calcio in Italia.
Ma a colpire sono soprattutto alcuni termini che, da una supposta superiorità, i britannici usano per descrivere e ammonire noi italiani: La violenza è una componente normale del calcio italiano, La morte di Raciti era preannunciata, Quando Pippo Baudo dice che sono il Nord, dimostra di essere un simple-mind, niente di più, lo stadio fa scappare le famiglie. Inoltre i britannici non rinunciano alle frecciatine polemiche contro chi, come spesso succede in Italia, li considera una patria di Hooligan: quello che non comprendono è che i supporter italiani conservano le armi migliori per i poliziotti e per corroborare le loro tesi riportano le dichiarazioni di alcuni colleghi di Raciti: Filippo odiava il calcio, loro glielo avevano fatto odiare, Gli ultrà non vogliono scontrarsi tra di loro, vogliono colpire noi!.
E facile capire che la realtà dei fatti non è questa, o almeno questa non è la visione completa della situazione attuale. Ma in Uk, e fuori dallItalia in genere, limmagine del mondo calcistico nostrano è completamente sbiadita e leuforia dei Mondiali è durata molto poco. Si può discutere sullimportanza o meno delle opinioni estere, ma considerando queste è quasi vitale partire , per una riflessione globale di cosa è diventato il famoso Campionato più bello del mondo.