Roberto Di Mauro all’attacco: “La finanziaria ter di Crocetta è frutto di un trucco e di un inganno”

IL CAPOGRUPPO DEL PARTITO DEI SICILIANI MPA HA CHIESTO FORMALMENTE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE DI PORTARE IN COMMISSIONE BILANCIO I VERI NUMERI DELL’ACCORDO ‘ASCARO’ SIGLATO CON ROMA

“La manovra finanziaria che ci apprestiamo a discutere è il frutto di un trucco ed un inganno. Il trucco è legato alla presunta disponibilità di risorse derivanti dall’accordo siglato dal presidente Crocetta col Ministro dell’Economia e delle Finanze. L’inganno è quello delle cifre sbandierate da Crocetta, che in realtà cozzano proprio con quelle dell’accordo, da cui è evidente che la Regione si appresta a fare l’ennesimo regalo allo Stato.”

Lo ha denunciato oggi in Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, Roberto Di Mauro, presidente dei deputati del Partito dei Siciliani all’Ars, che ha smontato alla radice il provvedimento portato all’Assemblea dal Governo regionale, “nel quale mancano oltre 100 milioni di euro.”

Di Mauro ha di fatto “interrogato” il Presidente della Regione, facendo mettere a verbale una serie di domande puntuali sull’accordo, sulla sua legittimità formale, sul suo impatto sulla finanza regionale.

“Con l’articolo 6 dell’Accordo – spiega infatti il parlamentare del MpA – Crocetta ha impegnato la Regione a rinunciare a tutti i contenziosi con lo Stato, addirittura anche quando vi siano delle sentenze già favorevoli alla Sicilia, come nel caso del recente pronunciamento sulle tasse automobilistiche. Chiediamo che Crocetta notizi subito la Commissione sul valore di questi contenziosi, che abbiamo stimato – denuncia Di Mauro – in circa 2 miliardi di euro che si aggiungono ai pesantissimi tagli imposti dallo stesso accordo, che porterà la spesa regionale nel 2015 all’80% di quella che era dieci anni fa.”

Le domande specifiche che Di Mauro ha rivolto a Crocetta sono le seguenti:

1. Se esiste delibera di Giunta regionale che autorizza il presidente a rinunciare in tema di contenzioso di concorso alla finanza pubblica nazionale ai ricorsi presentati alla Corte Costituzionale o agli effetti positivi che dovessero derivare da eventuali pronunce di accoglimento nel triennio 2014/17.

2. Riferire alla Commissione in ordine al valore dei ricorsi in atto pendenti presso la Corte Costituzionale e i relativi tempi di definizione.

3. Se nei documenti finanziari approvati in passato in Parlamento sono stati appostate risorse imputabili ai ricorsi oggetto dell’accordo

4. Se la sentenza della Corte n.145/2014 è parte dell’accordo e quale sia la sua eventuale quantificazione.

5. Se l’accordo sia compatibile con quanto già pubblicato in Gazzetta Ufficiale per un diverso riparto di cifre a proposito degli accantonamenti e del tetto del patto di stabilità per l’anno 2014.

6. Come intende operare per il recepimento del Decreto leg. 118/2011 in materia di armonizzazione e trasparenza dei documenti contabili. In mancanza delle decisioni della Commissione paritetica non avrebbe potuto sottoscrivere alcun accordo.

7. Se ritiene di avere dato copertura al 31 dicembre agli stipendi di tutti coloro che a tempo determinato e indeterminato hanno rapporto di la lavoro con la Regione siciliana (forestali, consorzio di bonifica, Esa ecc)

8. Se non ritiene di presentare in questa finanziaria tris emendamenti finalizzati alla eliminazione degli enti inutili che in atto hanno il solo scopo di gratificare esponenti che a vario titolo hanno il solo merito di essere grandi elettori del PD.

“È evidente – conclude Di Mauro – che il Governo vuole solo tirare a campare solo per i pochi mesi che lo separano da quello che ormai tutti danno per scontato e cioè il voto anticipato nel 2015”.

In realtà nel 2015 ci dovrebbe essere un quasi matematico default…


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