Mercoledi' prossimo audizione e risoluzione in commissione ambiente dell'ars voluti dal deputato del movimento 5 stelle matteo mangiacavallo
M5s: No al Piano Paesaggistico della Provincia di Agrigento
MERCOLEDI’ PROSSIMO AUDIZIONE E RISOLUZIONE IN COMMISSIONE AMBIENTE DELL’ARS VOLUTI DAL DEPUTATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE MATTEO MANGIACAVALLO
Un secco “No” al Piano paesaggistico della Provincia di Agrigento arriva dal gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle. Il Piano è stato già adottato dal Governo siciliano, e, in particolare, dagli uffici dell’assessorato regionale ai Beni culturali.
Si tratta del Decreto numero 7 del 29 luglio 2013, firmato dallassessore regionale ai Beni culturali, che reca disposizioni per l’adozione del “Piano Paesaggistico degli Ambiti 2, 3, 5, 6, 10, 11 e 15 nella provincia di Agrigento.
La questione verrà affrontata mercoledì prossimo in una riunione convocata dalla IV Commissione legislativa Ars Ambiente e Territorio presieduta dal grillino, Giampiero Trizzino. La riunione è stata richiesta da un altro parlamentare del Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo.
A questa riunione saranno presenti i protagonisti del gruppo di lavoro interprofessionale, ovvero dai rappresentanti degli Agronomi, degli Architetti, dei Geologi, dei Geometri e degli Ingegneri della provincia di Agrigento.
E’ già pronta una risoluzione presentata dal deputato Matteo Mangiacavallo con la quale si chiede la revoca per gravi vizi procedurali del già citato decreto dellassessore regionale ai Beni culturali che ha adottato il Piano paesaggistico della provincia di Agrigento.
“A prescindere da quelle che sono le valutazioni di merito, sulle quali il dibattito risulta aperto e acceso – afferma Mangiacavallo – non sussistono le condizioni formali affinché il Piano paesaggistico della provincia di Agrigento possa essere adottato. Tale Piano, infatti, è stato predisposto in applicazione del preesistente Piano Territoriale Paesaggistico Regionale del ’99 che avrebbe dovuto essere sottoposto a verifica entro il 2008. Verifica che non ci risulta essere stata mai effettuata, per cui con l’atto presentato in commissione invitiamo il governo a revocare immediatamente il decreto di adozione”.