Spartacus: il Ciapi di Priolo contrattualizzerà 200 ex sportellisti?

LA MALAFIURA C’E’, LA SENTENZA PURE. I LAVORATORI DOVRANNO ESSERE REINTEGRATI DAL GOVERNO REGIONALE. LA DICHIARAZIONE DI LO CICERO DELLA FLC CGIL

Sull’illegittima esclusione di duecento operatori degli ex sportelli multifunzionali, esclusi dalla graduatoria degli idonei al progetto Spartacus, si è consumata l’ennesima “malafiura” della dottoressa Anna Rosa Corsello. Il super tecnico posto alla guida del dipartimento formazione professionale con l’interim per quello al Lavoro dal Governo del presidente Rosario Crocetta, dovrà rivedere le graduatorie degli idonei emanate dagli uffici periferici. Intanto, è arrivata la bocciatura dal Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) per la Sicilia di Palermo.

Cosa accadrà adesso? Da indiscrezioni assunte in assessorato regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali ed al Lavoro, l’amministrazione regionale, e cioè la dottoressa Corsello, dovrà procedere in qualche maniera ad “aggiustare” l’inghippo, inserendo i lavoratori tra gli idonei e poi sperare in un contratto di lavoro.

Dalle colonne di questo giornale più volte avevamo raccontato della poca chiarezza del bando pubblico per il reclutamento del personale specializzato in politiche attive del lavoro da inserire nel progetto Spartacus. Un’operazione da trentasei 36 milioni di euro per mille e 745 lavoratori assunti con contratto a tempo determinato per soli sei mesi. Periodo che scadrà il prossimo aprile, e dopo? Probabile il caos!

Riportiamo la dichiarazione resa al nostro giornale dal responsabile regionale della Formazione professionale della Flc Cgil, Giovanni Lo Cicero.

“La Flc Cgil a suo tempo ha criticato il metodo utilizzato per la selezione del progetto Spatacus – riferisce Giovanni Lo Cicero – non ha più insistito nella critica perchè l’obiettivo principale era di mettere in salvaguardia la gran parte dei lavoratori della filiera delle politiche attive del lavoro che avevano lavorato in sussidiarietà con i Centri per l’Impiego.

“D’altra parte la Flc Cgil ha sempre sostenuto il diritto dei precari ad essere stabilizzati – precisa il sindacalista – e per questa ragione ha spesso criticato i limiti dell’albo della Formazione professionale che ha soltanto funzione ricognitiva e non garantisce alcuna certezza i lavoratori da più tempo inseriti nell’albo né quelli che debbano prestato la loro opera sia pure con rapporti a termine o con contratti atipici”.

“Del resto – precisa Lo Cicero – parte anche la stessa norma sul fondo di garanzia sui lavoratori degli enti di Formazione professionale, richiamata nella legge regionale 7 giugno 2011, n.10, sembrava aprire una maglia rispetto ai lavoratori assunti successivamente al 31 dicembre 2008 quando diceva che in via prioritaria i benefici del fondo i garanzia si applicavano ai lavoratori assunti prima del 2008”. La Flc Cgil rimane ferma il concetto della stabilizzazione del lavoro – conclude Lo cicero – e della riduzione al massimo dei rapporti precari e dei rapporti atipici anche nelle altre filiere della Formazione professionale”.

Il giudizio di ottemperanza del Cga prevede, come dicevamo, l’ammissione con riserva dei 200 lavoratori al progetto Spartacus. L’assessorato procederà al rispetto di quanto stabilito dai giudici amministrativi provvedendo ad aggiornare l’elenco degli idonei al progetto Spartacus. L’assunzione di questi lavoratori però non è da considerarsi automatica. Sarà cura del dipartimento Lavoro, acquisito il parere dell’Avvocatura dello Stato, valutare il percorso migliore per procedere alla eventuale assunzione dei lavoratori ed il contestuale avvio al lavoro. Un rebus che appesantisce ulteriormente la gestione del progetto che, va ricordato, scadrà nell’aprile prossimo.

Sin dall’inizio avevamo raccontato dei forti sospetti di illegittimità che costellavano le procedure ed il contenuto del progetto Spartacus, affidato “in house providing” dalla Regione siciliana al Ciapi di Priolo, ente di formazione di proprietà regionale.

Il Cga, come dicevamo, ha reintegrato i dipendenti che erano stati esclusi “sulla base – come si legge nell’ordinanza – di una formulazione di un avviso di selezione che manifesta elementi di contraddittorietà circa la rilevanza e la valutazione dei titoli richiesti, in particolare per quanto attiene l’iscrizione all’albo regionale degli operatori della formazione professionale in rapporto con gli altri requisiti”.

Come ne uscirà la dottoressa Corsello dopo l’ennesimo passo falso?


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