Urge una riflessione, da parte del parlamento siciliano, sulla decisione di abolire le amministrazioni provinciali
Riforma delle Province all’Ars? No, solo caos amministrativo
URGE UNA RIFLESSIONE, DA PARTE DEL PARLAMENTO SICILIANO, SULLA DECISIONE DI ABOLIRE LE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI
Lo STOP dato dallArs alla proposta di Legge abrogativa delle Province Regionali – (per la verità, non del tutto imprevisto) – ha certamente scopi ben definiti che non conosciamo troppo bene. Ci permettiamo, tuttavia, di prendere la palla al balzo per suggerire, con umiltà ma con fermezza, che questa occasione dovrebbe essere sfruttata meglio, anche al fine di riflettere sul CAOS amministrativo e politico che ha caratterizzato gli ultimi anni della vita REGIONALE in Sicilia.
La situazione di CAOS che si profila non può essere, certamente, superata con la tanto decantata abolizione delle PROVINCE REGIONALI e con la nascita di CONSORZI di Comuni. Un fatto, questultimo, che non può essere considerato la PANACEA di tutti i mali, come fin troppo bene sanno i sostenitori della sostituzione ad ogni costo delle Amministrazioni Provinciali con i Consorzi di tuttaltro genere.
Gli Indipendentisti del Fronte nazionale siciliano ritengono, pertanto, che un ammodernamento del ruolo e delle funzioni ed un più incisivo coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali, nonché una drastica riduzione dei costi e del numero dei dipendenti, sarebbe la soluzione migliore. Non solo: sarebbero salvate professionalità, esperienze e servizi validi in sé e preziosi per il Cittadino, e destinati a conseguire il PUBBLICO INTERESSE. Si chiamino o non Province Regionali o Consorzi di Comuni.
LFNS Sicilia Indipendente denunzia, però, un altro fenomeno, che va di pari passo – forse casualmente – con le RIFORME-CAOS.
Avviene, cioè, che si portino avanti, da più parti e con rara ostinazione, trame, proposte ed iniziative tendenti, sostanzialmente, ad annientare lintegrità della personalità giuridico-costituzionale della Regione siciliana e della stessa Sicilia, nonché il suo territorio, per INVENTARE due, tre o quattro REGIONICCHIE. Il tutto, ovviamente, in funzione ANTI-SICILIANA.
Non aggiungiamo altro perché a buon intenditor poche parole.