Con i i soldi che la regione gli deve l'ente potrebbe riconoscere un anno di stipendi al proprio personale. L'amministrazione non ci sta e rilancia scaricando sull'ente alcune inadempienza
Interefop, ammonta a 3 milioni di euro il credito nei confronti della Regione siciliana
CON I I SOLDI CHE LA REGIONE GLI DEVE L’ENTE POTREBBE RICONOSCERE UN ANNO DI STIPENDI AL PROPRIO PERSONALE. L’AMMINISTRAZIONE NON CI STA E RILANCIA SCARICANDO SULL’ENTE ALCUNE INADEMPIENZA
Resta aperta la vertenza dell’ente di formazione Interefop. il personale da giorni sciopera per chiedere chiarezza sui finanziamenti. Sono dodici le mensilità maturate e non percepite dai lavoratori dell’ente alle quali aggiungere la tredicesima relativa al 2013 e senza tenere conto del mese di febbraio 2014, che libererà fra qualche giorno un’altra mensilità. Dal tavolo istituzionale di oggi, alla presenza delle organizzazioni sindacali, si sono delineate le posizioni dell’amministrazione e dell’Interefop.
L’ente rivendica crediti per tre milioni di euro, non ancora percepiti a causa dei ritardi dell’amministrazione regionale nell’avanzamento delle procedure di gestione dei progetti a valere sugli ambiti degli Interventi formativi ( Avviso 20/2011) e dell’IeFp (ex Oif – Avviso 19/2011). Secondo gli uffici dell’assessorato alla Formazione professionale, invece, l’ente sarebbe inadempiente.
Al tavolo tecnico, alla presenza dei lavoratori e dei sindacati, l’ente avrebbe prodotto all’assessorato regionale alla Istruzione e formazione professionale un documento dal quale emerge che i crediti vantati sulle attività formative finanziate con l’Avviso 20/2011 (prima annualità) e con il Piano giovani (seconda annualità) ammonterebbero a circa due milioni di euro. Così come ammonterebbero a circa un milione di euro i crediti vantati dall’ente con riferimento alla seconda anticipazione (seconda finestra) dell’Avviso 19/2011 ed ai primi anni, pari a otto corsi avviati, dell’anno 2012/2013 dell’obbligo scolastico.
Per l’assessorato alla Formazione professionale, come dicevamo, l’ente dovrà completare la documentazione ai fini dello sblocco di parte dei crediti maturati e vantati. Si tratta sempre della solita storia, il rimbalzarsi delle responsabilita’ che al tavolo pero’ sarebbero emerse con contezza. Una modalità positiva però che potrà permettere, grazie al dialogo instauratosi tra le parti, di definire in breve tempo la vicenda.
E’ chiaro comunque che, se l’amministrazione regionale dovesse rendere disponibili le somme vantate dell’Ente a titolo di credito per la voce personale, con i circa tre milioni di euro si potrebbero soddisfare le spettanze di dodici mensilità ai quali aggiungere anche il pagamento della tredicesima del 2013. L’ente ha comunicato che per via della procedura di prelievo coatto, l”amministrazione regionale ha incamerato, nelle scorse settimane, oltre settecento mila euro dalle casse dell’Interefop. Importo che era destinato al pagamento delle retribuzioni in favore del personale. Cifra bastevole a garantire fino a marzo 2014 gli stipendi ai dipendenti.
Abbiamo raggiunto il coordinatore regionale del settore Formazione professionale del Cobas, Maurizio Galici, per comprendere la posizione del sindacato di base.
“Non arretreremo la protesta fino a quando le somme non verranno erogate in favore del personale – dichiara Galici – ed abbiamo chiesto all’amministrazione regionale tempi certi per l’erogazione dei finanziamenti”.
Sulle somme recuperate dall’assessorato all’ente per le integrazioni erogate negli anni precedenti e non dovute, almeno secondo la posizione dell’amministrazione regionale, il Cobas ha chiesto chiarezza. Stessa cosa per le risorse bloccate con la motivazione che l’importo non era dovuto per l’adeguamento al parametro ottenuto dall’ente negli anni scorsi. Su questi due temi il sindacato di base ha chiesto all’amministrazione regionale precisi impegni.
“Sulla procedura di prelievo coatto le conseguenze non possono ricadere sui lavoratori – ci dice Galici – l’amministrazione faccia la sua parte, attivi quanto ritenuto necessario senza penalizzate i dipendenti dell’Interefop”.
Nei giorni scorsi, proprio il Cobas aveva manifestato con un presidio permanente di fronte i locali dell’assessorato regionale alla Formazione professionale di Palermo e richiesto l’incontro con l’amministrazione e l’ente formativo per chiarire le reciproche posizioni e mettere un punto alla diatriba sui pagamenti.
“Proseguiremo con lo stato di agitazione – sottolinea il coordinatore del Cobas nel settore formativo – fino a quando non saranno sbloccate le spettanze in favore del personale dipendente dell’Interefop. In un sistema evoluto nelle relazioni tra enti e amministrazione regionale – aggiunge – la tempistica e le procedure dovrebbero essere sinergiche e improntate sulla collaborazione reciproca al fine di prevenire ogni strozzature, garantendone la trasparenza”.
Sul confronto faccia a faccia alla presenza di lavoratori e sindacato il sindacato di base ci crede, come conferma Galici.
“Ritengo che sia talmente importante questa procedura di confronto tra enti formativi e amministrazione regionale, alla presenza dei lavoratori e delle rappresentanza sindacali – conclude il sindacalista – che come Cobas abbiamo già chiesto lo stesso tavolo per l’Anfe provinciale di Catania e continueremo a puntare su questo tipo di confronto che riteniamo utile alla definitiva soluzione dei contenziosi in atto che penalizzano solamente i lavoratori”.