Formazione, la Cisl all’attacco: “Il Governo Crocetta deve dare risposte alla disperazione”

PARLA FRANCESCA BELLIA, RESPONSABILE DEL SETTORE SCUOLA DELL’ORGANIZZAZIONE SINDACALE PER PALERMO-TRAPANI

“La situazione della Formazione Professionale è diventata emergenza sociale e colpisce fortemente i territori di Palermo e Trapani, coinvolgendo ben 2500 famiglie che non riescono più ad andare avanti senza certezze per il futuro e senza stipendi. La vertenza va affrontata come un dramma sociale che deve essere risolto con nuove azioni e regole. La condizione sociale di disperazione, abbandono, mancanza di prospettive, ci impone, dunque, nuove forme di lotta per richiamare alle proprie responsabilità la politica ed i politici, vecchi e nuovi”.

Lancia con una lettera aperta l’appello alla politica regionale per la soluzione della vertenza Formazione professionale, Francesca Bellia Segretario Cisl Scuola Palermo Trapani.

“Chiediamo al Governo regionale – aggiunge il Segretario Cisl Scuola Palermo Trapani – di regolarizzare la situazione economica e contrattuale che i lavoratori hanno maturato fino ad oggi! Solo così potrà dedicarsi, in qualsiasi modo lo ritenga, alle prospettive ed al futuro del settore”.

“I politici hanno la responsabilità della disperazione sociale che travolge migliaia di famiglie siciliane. In tanti si sono ingrassati con abbuffate di voti, soldi, beni patrimoniali, senza rischi e con facilità. Per decenni la situazione è andata avanti in questo modo, con il filo che legava speculatori del settore ai lavoratori della Formazione rimasto solido perché la Regione non controllava e non intendeva cambiare”.

“Una condizione sociale così disperata – dice sempre Francesca Bellia – deve essere ascoltata dagli organi di Governo e dalle Istituzioni, non può essere criminalizzata, non può essere ignorata. Non si possono abbandonare migliaia di lavoratori, e le loro famiglie, come fosse merce da rottamare gratuitamente. Non si possono abbandonare ai propri obblighi contrattuali i lavoratori e gli enti, ignorare i vincoli contrattuali tra enti e amministrazione regionale, senza che nessuno paghi chicchessia e senza che nessuno si ponga il problema di superare questa prolungata illegalità”.

“Il settore della Formazione professionale andava cambiato – afferma l’esponente della Cisl – , razionalizzato, ripulito e riqualificato da anni. Adesso è stato solo distrutto. Prima l’ingordigia di logiche politiche clientelari ed arroganti che hanno fatto esplodere il settore, adesso la pretesa di costruire consenso dalle macerie, con i lavoratori abbandonati alla stregua di carne da macello avariata. Nella condizione attuale di disperazione sociale dei lavoratori è evidente il cinismo ed il calcolo di bieco opportunismo di settori vecchi e nuovi della politica siciliana”.

“La Cisl Scuola di Palermo Trapani – conclude la segretaria della Cisl Scuola – invita i lavoratori ad essere compatti e a partecipare ed ampliare la protesta in corso, sollecita l’intera realtà regionale ad assumere questa nuova linea di consapevolezza, indirizzo, determinazione per la Formazione professionale siciliana”.


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