E' di nuovo bufera sul quirinale: 're giorgio' è accusato di avere deciso la nascita del governo monti mesi prima dell'apertura della crisi che portò alla caduta dell'esecutivo berlusconi.
Nuova bufera sul Quirinale: Napolitano aveva scelto Monti prima della crisi del 2011
E’ di nuovo bufera sul Quirinale: ‘Re Giorgio’ è accusato di avere deciso la nascita del Governo Monti mesi prima dell’apertura della crisi che portò alla caduta dell’Esecutivo Berlusconi.
Ad accendere la miccia, è il giornalista economico Alan Friedman che, nel suo libro Ammazziano il Gattopardo, i cui contenuti sono stati anticipati dal Corriere della Sera, ricostruisce i mesi frenetici che portarono alla uscita di scena del Cavaliere e all’insediamento del Professore.
Friedman svela che i contatti tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e Mario Monti, precedettero di quattro o cinque la nomina dellallora presidente della Bocconi a Palazzo Chigi il 13 novembre 2011, dopo la nomina a Senatore a vita, nel Settembre dello stesso anno.
Insomma cè la conferma che Napolitano cominciò a preparare luscita di scena del Cavaliere, molto prima delle date ufficiali, optando per un Governo tecnico ed evitando le elezioni.
Una versione confermata da Monti, secondo il quale però, non c’è niente di anomalo: “Normale che un Presidente sondi il campo nell’ipotesi di una crisi’ dice al Tg1.
Da ricordare che l’estate del 2011 è quella in cui le Agenzie di rating cominciarono una offensiva senza precedenti nei confronti dell’Italia, abbassando il suo rating fino a livello ‘spazzatura’ e determinando effetti devastanti sullo spread. E proprio su queste manovre, la Corte dei Conti adesso chiede conto e ragione a S&P, Moodys e Fitch, ipotizzando un danno di 234 miliardi di euro.
Quella del 2011, ad occhio e croce, si conferma come una delle estati più torbide della storia Repubblicana italiana. Una stagione in cui viene tolta la parola ai cittadini e in cui il potere democratico viene sostituito da quello dei tecnici più graditi alla Germania della Merkel e alle oligarchie finanziarie dell’Ue.
La reazione dei fedelissimi di Berlusconi non si fa attendere. Le agenzie di stampa sono inondate da dichiarazioni al vetriolo contro il Quirinale. Si parla di un complotto, di un golpe.
Tra queste, anche quella del coordinatore di Forza Italia in Sicilia, il senatore Vincenzo Gibiino:
“Un piano volto a sostituire un governo voluto dal popolo con un esecutivo tecnico, amico solo delle banche e di Berlino. Il vero obiettivo? Il solito, da sempre: cancellare Silvio Berlusconi dalla scena politica nazionale e internazionale incolpando per di piu’ il governo di centrodestra della crisi economica vissuta dal Paese- dice Gibino. Che aggiunge:
“Dalle pagine del libro di Alan Friedman, dalla testimonianza di Mario Monti, emerge un quadro a dir poco inquietante, del quale sarebbe stato protagonista un Giorgio Napolitano determinato a sostituire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con una figura gradita ai potentati europei e alle sinistre di casa nostra. Si scoprano definitivamente le carte su quanto accadde nell’estate del 2011, di chi fu la regia della cacciata del Cavaliere? La versione di Mario Monti corrisponde al vero? Dovere del Capo dello Stato e’ fare immediata chiarezza”.
Rivelazioni, quelle di Friedman, che il Movimento 5 Stelle interpreta come l’ennesima conferma della validità della proposta di impeachment:
“Tra ieri e oggi – dice Luigi Di Maio, deputato 5 Stelle e vicepresidente della Camera – due rivelazioni a mezzo stampa sottolineano le ingerenze di Napolitano negli equilibri di governo (il tentativo di insediare monti a Palazzo Chigi gia a metà 2011) e nelle fasi processuali della trattativa stato-mafia (la richiesta di un provvedimento disciplinare nei confronti di Nino Di Matteo)”.
“I fatti – aggiunge Di Maio – sono gravissmi, ma il Comitato ha una fretta maledetta di insabbiare tutto entro domani. È Inaccettabile. Dalle notizie apprese oggi può dipendere il futuro del governo e di questa legislatura (se accertate). Il comitato avvii le indagini e lavori senza pregiudizi”.
E anche Forza Italia sembra tentata: “Di fronte a queste nuove rivelazioni andrà valutata sempre con maggiore attenzione – non fosse altro come occasione per ricostruire quei mesi e gettare una luce di verità sulla Storia del nostro Paese – la procedura di impeachment nei confronti del presidente Napolitano promossa da altri gruppi politici in Parlamento” ha detto il senatore Augusto Minzolini.