Verranno esposti nel celebre spazio museale. Luisa La Colla: «Il mio auspicio è che possano essere messi a disposizione anche dei palermitani»
Quadri futuristi delle Poste a New York Saranno esposti al museo Guggenheim
La Regione rischia di chiudere i propri musei per mancanza di soldi. In compenso, a Palermo, si apre un nuovo, inaspettato, spazio museale. Lo offrono al pubblico le Poste italiane. A raccontare questa storia è la consigliere comunale del capoluogo dell’Isola, Luisa La Colla. «È davvero raro che un quotidiano straniero si occupi della nostra Palermo per eventi culturali invece delle vicende che riguardano quasi sempre mafia e corruzione – afferma – Per la prima volta sul New York Times di alcuni giorni fa è apparso un articolo che mette in risalto un tesoro nascosto di cui pochi palermitani sono a conoscenza».
«All’interno del maestoso e monumentale palazzo delle Poste della città – continua la consigliera del Mov 139 – è custodita una delle più importanti collezioni d’arte futurista che vi siano al mondo. Il futurismo ha visto a Palermo un fermento artistico non indifferente, e artisti del calibro di Rizzo, di Marinetti, di Balla e molti altri, che decorano le splendide sale del palazzo, insieme agli arredi del tempo, gelosamente custoditi e conservati».
«Martedì scorso nella totale indifferenza dei media locali – dice La Colla – i quadri hanno preso il volo per la grande mela dove verranno esposti al museo Guggenheim. Il mio auspicio è che al ritorno da New York – prosegue – tale collezione possa essere, dalle Poste Italiane, esposta alla pubblica fruizione, facendo divenire il palazzo un particolare museo: sarebbe bellissimo se tali meraviglie potessero essere esposte alla visione di cittadini e turisti, insieme alle belle sale al suo interno, ovviamente, compatibilmente con gli orari di lavoro e con le dovute cautele».
«È un fatto straordinario vedere che sul New York Times si parli dell’arte custodita nella nostra città – conclude Luisa La Colla – e che le Poste Italiane insieme al museo Guggenheim con questa iniziativa portino oltreoceano quella Palermo città di cultura e di innovazione artistica, contribuendo così agli sforzi che si stanno facendo per cambiare gli stereotipi dell’opinione pubblica internazionale sulla nostra realtà».