L’associazione “Perchè no…..qualcosa si muove” ha incontrato Giancarlo Cancelleri

NO ALLE CONSULENZE ESTERNE, LABORATORIO DI IDEE PER I GIOVANI IMPRENDITORI, VALORIZZAZIONE DEI DIPENDENTI REGIONALI

di Paolo Luparello*

Perchè no Sicilia incontra Giancarlo Cancelleri
Questa volta è venuto! L’incontro con Giancarlo Cancelleri, deputato all’ARS del Movimento 5 Stelle, c’è stato.

Cancelleri ha avuto modo di presentare alcune delle iniziative che il Movimento intende portare avanti e ha ascoltato con attenzione le riflessioni dei colleghi che hanno animato il dibattito.

Abbiamo illustrato le finalità dell’Associazione e lo spirito dell’iniziativa “Quale Regione per quale Sicilia … le idee di …” e ci siamo dichiarati interessati a conoscere le idee per il futuro della Sicilia e dell’Ente Regione di Cancelleri.
Il suo intervento ha certamente toccato corde a noi care in quanto ha esordito affermando:

che non condivide il ricorso alle consulenze esterne e che andrebbero maggiormente valorizzate le risorse interne dell’Amministrazione regionale che nel corso di questo primo periodo di legislatura ha avuto modo di apprezzare quando si è confrontato con gli uffici della Regione;
che ha avuto modo di verificare che sui dipendenti regionali le convinzioni diffuse che li fanno apparire come una casta sono false;
che non condivide certe prese di posizione del presidente della Regione come sulla questione dell’Ufficio di Bruxelles rispetto al quale, per diretta testimonianza di imprenditori che si sono recati presso quegli uffici, non se ne comprende il ruolo e che ciò che il presidente vorrebbe per quell’ufficio, ruolo programmatorio dei fondi comunitari, non può essere accettato in quanto la programmazione non può che essere svolta dagli uffici di Palermo della Regione;


che sarebbe ora di liberare le tante energie che all’interno dell’Amministrazione ci sono permettendo loro di essere dispiegate;
che ogni approccio di riorganizzazione delle competenze e degli uffici non può che avvenire successivamente a un processo di ascolto dei lavoratori ai quali va riconosciuta l’esperienza e la professionalità di anni di amministrazione;
che non si è possesso di soluzioni precostituite ma che le soluzioni ai problemi vanno affrontate con i diretti interessati che siano essi i lavoratori della Regione o i precari degli enti locali o gli operai forestali;
che si deve lavorare insieme e cooperare per trovare le soluzioni non soltanto nell’interesse dei diretti interessati ma della Sicilia nel suo complesso;

Sul fronte delle azioni che il Movimento 5 Stelle vorrebbe intraprendere per contribuire allo sviluppo della Sicilia, Cancelleri ha individuato le microimprese e le piccole e medie imprese come destinatarie di un programma di interventi e di servizi in grado di sostenere e rilanciare questa importante componente del tessuto produttivo siciliano. Imprese che devono essere certamente preferite alle multinazionali petrolifere appresso alle cui lobbies sembra andare il governo nel momento in cui decide di ridurre le royaties, riduzioni momentaneamente sterilizzate per l’impugnativa del Commissario dello Stato per mancanza di copertura finanziaria. In questo frangente una critica è stata lanciata all’IRSAP del quale non se ne comprende l’operato … se operato c’è stato.
Cancelleri ha anche lanciato l’idea della creazione di un laboratorio di idee che consenta ai giovani di essere assistiti dalla fase di ideazione sino a quella di entrata in produzione, una sorta di incubatoio secondo un modello ispirato al venture capital. Cancelleri ha tenuto a precisare che è contrario a ogni forma di contributo a fondo perduto e che le imprese vanno aiutate a nascere ma soprattutto a restare sul mercato.
Un settore nel quale ritiene che vadano prodotti sforzi importanti è quello eno-gastronomico fortemente radicato nelle produzioni agricole siciliane di eccellenza. Ai consumatori però non vanno soltanto somministrati prodotti ma emozioni e questo può avvenire integrando l’emozione alimentare con l’emozione suscitata nel turista dalle bellezze naturali della Sicilia e dal suo patrimonio culturale, archeologico e architettonico.
Altri settori nei quali il Movimento crede sono quelli:

della valorizzazione del ciclo dei rifiuti (che bandisce il ricorso ai cosiddetti termovalizzatori), come per esempio la produzione di biodiesel a partire dagli oli esausti
del superamento del gap infrastrutturale che caratterizza la Sicilia rispetto ai territori più attrezzati;

In risposta al confronto con i diversi colleghi che hanno preso la parola Cancelleri ha affermato che:

concorda che la dotazione organica degli uffici deve essere commisurata con il volume di attività gravante sugli stessi e su alcune proposte concrete avanzate daun  collega Cancelleri ha chiesto se c’è una sede istituzionale nella quale possono essere avanzate questo tipo di proposte ed è rimasto sorpreso nell’apprendere che l’Amministrazione non è mai stata interessata a conoscere le idee di tutti i suoi dipendenti;
si è dichiarato d’accordo sulla esigenza di una netta cesura tra il ruolo della politica e quello dell’Amministrazione; la politica programma e fissa gli obiettivi per un orizzonte di legislatura e l’Amministrazione, e i suoi funzionari, risponde dei risultati;
ha preso atto e ha condiviso la domanda di rispetto della dignità dei lavoratori della Regione grandissima parte dei quali sono tenuti fuori da ogni processo decisionale che rimane circoscritto alla cerchia assessore-ufficio di gabinetto-dirigente generale;
immagina due livelli di governo degli enti territoriali, uno è la Regione e l’altro è il Comune, quest’ultimo vero soggetto recettore della domanda di servizi dei cittadini e loro erogatore. Comune in grado di costruire alleanze e sinergie con altri comuni al di là di confini geografici precostituiti ma funzionali alla realizzazione di progetti integrati e complementari in grado di far superare antichi campanilismi e contrapposizioni di diversa natura;

Cancelleri ha infine prospettato l’idea di lavorare per una Sicilia in grado di diventare un punto di riferimento per l’economia del bacino del Mediterraneo sfruttando la propria collocazione al centro dello stesso. In questa direzione potrebbe essere conducente una politica di abbassamento del costo del lavoro diminuendo la tassazione sullo stesso. Ma per fare questo è necessario anche cambiare l’approccio culturale per cui si deve puntare, per esempio nel caso degli enti locali, a una premialità nei confronti di chi persegue gestioni virtuose e non improntate a malversazioni e/o a collusioni con organizzazioni malavitose.

Proprio in riferimento a questa ipotesi Cancelleri ha stigmatizzato l’azzeramento delle spese per missioni dell’ufficio ispettivo sugli enti locali … cosa si fa in nome della spending review.
Spero di essere riuscito a riportare quanto è stato detto nel corso dell’ora e mezza di confronto con Cancelleri anche se ritengo che chi non ha potuto partecipare abbia perso una occasione per ascoltare un po’ di buona politica, priva di quella retorica alla quale ci hanno abituato certi clichè oramai logori. E’ stato un confronto sereno e franco del quale ho particolarmente apprezzato la disponibilità all’ascolto.
Il prossimo appuntamento sarà per il 10 febbraio.

* presidente dell’Associazione “Perchè no…qualcosa si muove”


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