Il parlamentare del movimento 5 stelle a sala d'ercole ha presentato una mozione per bloccare la vendita ai privati della societa' che gestisce i servizi presso l'aeroporto di palermo
Dai grillini un “No” alla privatizzazione della Gesap
IL PARLAMENTARE DEL MOVIMENTO 5 STELLE A SALA D’ERCOLE HA PRESENTATO UNA MOZIONE PER BLOCCARE LA VENDITA AI PRIVATI DELLA SOCIETA’ CHE GESTISCE I SERVIZI PRESSO L’AEROPORTO DI PALERMO
Un secco “no” alla privatizzazione della Gesap – la società che gestisce i servizi presso l’aeroporto ‘Falcone-Borsellino’ di Palermo – arriva dal Movimento 5 Stelle.
“La Provincia di Palermo e lo stesso Comune capoluogo siciliano – si legge in un comunicato dei grillini – detentori rispettivamente del 41 percento e del 31 percento delle azioni della società che gestisce i servizi presso l’aeroporto palermitano annunciano la corsa alla svendita delle stesse azioni e manifestano palesemente lintenzione di volerla avviare a grandi passi verso la privatizzazione”.
Contrario, come già accennato, il Movimento 5 Stelle, che ha presentato una mozione a Sala d’Ercole per provare a impedire una privatizzazione che, come diremo più avanti, ha il sapore un po’ truffaldino.
Diciamo no al processo di privatizzazione della Gesap spa – afferma il deputato regionale Cinquestelle Giorgio Ciaccio, primo firmatario dellatto parlamentare – e chiediamo a gran voce che il Governo regionale acquisti le quote in vendita.
La mozione impegna il Governo regionale e gli assessorati all’Economia e alle Attività produttive ad aprire un dialogo con le due istituzioni pubbliche, avviando uno studio che permetta di calcolare il valore di mercato delle azioni Gesap, e quindi a valutare e scegliere le modalità attraverso le quali la Regione siciliana possa sostituirsi agli attuali soci di maggioranza, mediante cessione o vendita.
Dobbiamo dare risposte concrete allincerto futuro dellaeroporto di Palermo – conclude Ciaccio – che rappresenta oggi una delle infrastrutture più importanti e decisive per lo sviluppo economico del territorio siciliano e per l’intero sistema dei trasporti regionali. Da non sottovalutare, soprattutto, i risvolti sociali che lavviato processo di privatizzazione della società potrebbe determinare rispetto ai livelli occupazionali delle maestranze e delle tante professionalità che in questi anni sono state impiegate allinterno dello scalo.
Nota a margine
Ci permettiamo alcune osservazioni. Intanto non ci convince l’ipotesi che la Regione rilevi le azioni Gesap di Provincia e Comune. Non perché non siamo d’accordo, ma perché la Regione siciliana, com’è noto, è fallita.
Giusta e condivisibile l’esigenza di calcolare il valore reale di Gesap. Questo perché, negli ultimi anni, l’Azienda è stata caricata di oneri impropri (consulenze, partecipazioni e clientele varie) proprio per deprezzarla e venderla per quattro soldi a qualche ‘bandito’.
Non siamo stupiti del fatto che la Provincia di Palermo – oggi non a caso gestita dalla Regione – voglia mettere in vendita il 41 per cento del pacchetto azionario, perché gli organi elettivi delle Province siciliane non sono stati momentaneamente soppressi per fare la ‘riforma’, ma per dare modo a un gruppo di ‘predoni’ di accaparrarsi le società aeroportuali di Palermo e Trapani (all’aeroporto Fontanarossa di Catania la Sac sta risultando ‘acitigna’ ai ‘banditi’ che se ne vorrebbero impossessare, perché, da quelle parti, non mancano imprenditori che si pongono una semplice domanda: perché questi signori si dovrebbero prendere la Sac e venire a ‘comandare’ nella nostra città?).
Siamo invece stupiti che il Comune di Palermo metta in vendita le proprie azioni, visto che il Sindaco Leoluca Orlando è perfettamente a conoscenza dell’operazione ‘banditesca’ in corso sulla Gesap.
Che dire? I grillini dell’Ars dovrebbero rivedere qualche loro posizione. Abolire le Province, oggi, significherebbe regalare ai privati le società aeroportuali di Palermo e Trapani. Di certo senza volerlo, il Movimento 5 Stelle, in buona fede, finirebbe col fare il gioco di chi, da qualche anno, cerca di mettere le mani su queste due società.
Sappiano, i palermitani, che se la Gesap verrà privatizzata i servizi che oggi pagano tanto costerebbero ancora di più. Conviene quindi mandare all’aria il piano truffaldino di chi ha portato in perdita la Gesap per poi far parte della cordata che dovrebbe rilevarla per pochi ‘spiccioli’.
Se i grillini vogliono far saltare l’operazione Gesap – e anche l’operazione in corso con la privatizzazione della società che opera presso l’aeroporto di Trapani – è sufficiente ripristinare gli organi elettivi delle Province siciliane. E poi, con la forza del voto, ‘conquistarle’ e amministrarle nell’interesse della collettività. In questo modo, ai ‘banditi’ che sono già pronti a rilevare la Gesap e la società che opera a Trapani Birgi non resterebbe che leccarsi la sarda…