Chi c'era in aula? chi ha deluso le aspettative del governo crocetta? chi è il franco tiratore? c'è stato un malfunzionamento del sistema di voto elettronico? sono le domande che si inseguono freneticamente dopo la clamorosa bocciatura, oggi a sala d'ercole, del ddl sulla proroga dei commissariamenti delle province voluto dall'esecutivo regionale.
Ars, Picciolo (Drs): “Tra assenze e franchi tiratori abbiamo toccato il minimo storico”
Chi c’era in Aula? Chi ha deluso le aspettative del Governo Crocetta? Chi è il franco tiratore? C’è stato un malfunzionamento del sistema di voto elettronico? Sono le domande che si inseguono freneticamente dopo la clamorosa bocciatura, oggi a Sala d’Ercole, del ddl sulla proroga dei commissariamenti delle Province voluto dall’esecutivo regionale.
Domande e polemiche che non riescono a mascherare il dato politico, ovvero la scomparsa della maggioranza che finora ha appoggiato il Presidente della Regione siciliana. Lo ammettono gli stessi componenti della coalizione che oggi è andata in frantumi:
“Al di la’ del mancato funzionamento del sistema di voto elettronico verificatosi oggi durante il voto sulla proroga dei commissari delle province regionali, sul quale e’ giusto che si facciano verifiche approfondite, emerge una posizione molto frastagliata tra i partiti di maggioranza – afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia all’Assemblea regionale siciliana. Che aggiunge:
Tra assenze e franchi tiratori abbiamo toccato oggi il minimo storico. Da questa analisi bisogna ripartire e riconsiderare i motivi dello stare assieme attorno al progetto di Rosario Crocetta con lealta’ e trasparenza per la realizzazione del programma e delle riforme, in primis quella dell’abolizione delle province entro i quarantacinque giorni previsti”.
Lo stesso Crocetta ha subito parlato di franchi tiratori: “Certo che ci sono stati ma il vero problema è il clima culturale. C’è chi vuole cambiare le cose e chi no. E che non capisce che il dialogo nasce sulla strada della modernità non della arretratezza. Se pensano che possa nascere con poltrone o nomine si sbagliano”.
E chi sarebbero questi franchi tiratori? Cominciamo col dire che in Aula c’erano 65 deputati.
Gli assenti erano: Arancio (Pd), Assenza (Pdl), Bandiera (Udc), Barbagallo (Pd), Coltraro (Lista Crocetta), DAgostino (Udc), Digiacomo (Pd), Fazio (Misto), Fiorenza (Pds-Mpa), Fontana (Pdl), Forzese (Drs), Germanà (Pdl), Grasso (Grande Sud), Laccoto (Pd), Lo Giudice (Drs), Lombardo (Pds-Mpa), Nicotra (Articolo 4), Panepinto (Pd), Ragusa (Udc), Raia (Pd), Siragusa (Movimento cinque stelle), Tamajo (Drs), Turano (Udc), Venturino (Misto), Vinciullo (Pdl).
Alcuni di questi parlamentari affermano però che la loro assenza sarebbe il frutto del ‘problema tecnico’, il pulsante che non ha funzionato. In realtà a questa versione credono in pochi.
Secondo riporta Repubblica, Crocetta avrebbe segnato con un x, sulla lista degli assenti, i nomi di quei deputati che gli avrebbero fatto lo sgambetto. E la x compare accanto ai nomi di: Arancio, Bandiera, Barbagallo, D’Agostino, Forzese, Laccoto, Lo Giudice, Panepinto, Siragusa, Tamajo, Turano e Venturino.
Ars: “Il Governo Crocetta non ha più una maggioranza”. “Si torni al voto”