Sulla pesca speciale la Sicilia perde l’ennesima occasione

SU CICIRELLO, BIANCHETTO E ROSSETTO L’ASSESSORE CARTABELLOTTA PROMETTE AI PESCATORI IL FINANZIAMENTO CON 270 MILA EURO DELLA RICERCA SULLO STATO DI SALUTE DEGLI STOCK ITTICI. MA POI LI NEGA. FEDERCOPPERSCA E UGL DENUNCIANO INCAPACITA’ ESECUTIVO CHE METTE A RISCHIO LA TENUTA DEL SETTORE.

La pesca speciale al bianchetto, cicirello e rossetto non rientra tra le priorità del Governo regionale di Rosario Crocetta. È quanto emerge dai lavori della Commissione consultiva regionale della pesca (Ccrp), tenutasi lo nei giorni scrorsi presso i locali del dipartimento degli interventi della pesca dell’assessorato regionale risorse agricole e alimentari, alla presenza delle parti sociali e dei rappresentanti della ricerca scientifica.

Una montagna di polemiche ha innescato la notizia del passo indietro compiuto dall’assessore Dario Cartabellotta, che nonostante si fosse impegnato a finanziare la ricerca, propedeutica all’ottenimento dell’autorizzazione all’attività di pesca speciale in Sicilia per il 2014, ha poi fatto finta di niente. Come se il futuro degli occupati nel settore della pesca artigianale siciliani non fosse questione centrale nelle politiche di salvaguardia e tutela dei livelli occupazionali nella pesca professionale. Atteggiamento irresponsabile quello del Governo Crocetta, che si riscontra anche in altri ambiti dell’economia.

Un Governo incapace di programmare e decidere, Crocetta e i suoi assessori si distinguono sempre più per gli slogan ed i proclami ad effetto che poi, però, restano lettera morta. Atteggiamento improduttivo e condannato da diversi componenti della Commissione, che non sono stati in silenzio rispetto all’incapacità dichiarata di gestire l settore in profonda crisi strutturale e congiunturale.

A criticare il passo indietro compiuto dal Governo, Antonino Accetta, vice presidente regionale Federcoopesca che, partecipando ai lavori del massimo consesso regionale del settore, ha appreso del mancato finanziamento del progetto di finanziamento sullo stato di abbondanza degli stock ittici interessati dalla pesca cosiddetta “speciale”.

“Siamo allibiti dall’apprendere che l’assessore Cartabellotta dopo aver assunto nel gennaio 2013 l’impegno di finanziare un progetto scientifico per raccogliere i dati statistici e le informazioni necessarie per l’inserimento nel Piano nazionale pesche speciali – ha dichiarato Accetta, rappresentante di Federcoopesca alla Ccrp – non abbia dato seguito alla spesa. La Sicilia ha perso per l’ennesimo anno – ha aggiunto – l’opportunità di costruire una banca dati scientifica, indispensabile per l’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’Unione europea e da l Governo nazionale”.

E’ incredibile la facilità con la quale i membri dell’esecutivo regionale con semplicità e irresponsabilità assuma impegni nei riguardi dei pescatori che non vengono portati a compimento. Quella del finanziamento con circa 270 mila euro per l’anno 2013 della ricerca sullo stato di salute degli stock ittici di specie quali bianchetto, rossetto e cicirello è stata volontà politica fermamente voluta da Cartabellotta. Peccato poi che, strada facendo, si sia dimenticato dell’impegno assunto.

“Vogliamo conoscere la destinazione delle risorse inizialmente impegnate dall’assessore Cartabellotta per -finanziare la ricerca e poi dirottati altrove – ha precisato Giuseppe Messina, segretario regionale Ugl Agroalimentare e componente del Ccrp – con l’avvicinarsi del gennaio 2014 che faranno i pescatori, dovranno attendere il politico di turno che viene a risolvere il problema creato dal Governo regionale? Siamo alle solite, i pescatori per guadagnarsi qualcosa con la pesca a cicirello, bianchetto e rossetto – ha tuonato Messina – dovranno per l’ennesimo anno infrangere leggi e regole ingiuste che il Governo regionale non ha saputo o voluto mitigare finanziando una specifica ricerca?”

L’amministrazione regionale ha fatto sapere che le risorse per finanziare la ricerca su bianchetto, rossetto e cicirello, sono contenute nel Piano nazionale di gestione delle pesche speciali e che si è voluta evitare una duplicazione di spesa. Il dirigente generale del dipartimento alla pesca, Felice Bonanno e il capo di gabinetto dell’assessore al ramo, Bellante, hanno confermato che vi è un confronto aperto al ministero delle Risorse agricole e alimentari sulla deroga alla pesca di cicirello e rossetto.

La riprova dell’improvvisazione è dettata proprio dal fatto che mentre a livello politico Cartabellotta spinge per ottenere dal ministero delle Risorse agricole e alimentari un’ennesima deroga per evitare la pericolosa reazione sociale di piazza e dall’altro la ricerca scientifica che è già in possesso di un minimo di dati relativi all’osservazione del bianchetto. Se Crocetta & C. avesse investito e creduto nella ricerca, in questi giorni si sarebbe potuto fare un ragionamento diverso per garantire ai pescatori siciliani una fonte di reddito seppur per un periodo limitato di tempo.

La verità è che l’incapacità degli uffici di programmare e dell’assessore Cartabellotta di gestione politica del settore ha comportato la perdita di un’altra occasione per capire realmente, con l’aiuto della ricerca scientifica, lo stato di salute degli stock ittici interessanti per le marinerie della piccola pesca che in Sicilia costituiscono il segmento più importante del settore. In altre regioni italiane, come Toscana, Liguria, Puglie e Calabria hanno, a vario titolo, provveduto nel tempo a monitorare le specie ittiche per raccogliere dati statistici indispensabili per l’autorizzazione della pesca alle specie osservate, nel rispetto delle disposizioni comunitarie sullo sforzo di pesca.


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