I carabinieri hanno arrestato in flagranza tre giovani catanesi, rispettivamente di 19, 23 e 25 anni, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, I malviventi sono stati individuati durante un controllo in una palazzina di viale Nitta, nel quartiere Librino, già in passato teatro di operazioni antidroga. I pusher invece di rimanere in strada […]
Librino, alloggio disabitato trasformato in supermercato della droga. Tre giovani nei guai
I carabinieri hanno arrestato in flagranza tre giovani catanesi, rispettivamente di 19, 23 e 25 anni, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, I malviventi sono stati individuati durante un controllo in una palazzina di viale Nitta, nel quartiere Librino, già in passato teatro di operazioni antidroga. I pusher invece di rimanere in strada e quindi esposti ai possibili raid delle forze dell’ordine, si erano sistemati al primo piano dello stabile, in un alloggio disabitato, dove materialmente avveniva la compravendita dello stupefacente.
I militari confondendosi tra gli acquirenti, sono riusciti ad accedere all’interno cogliendo di sorpresa i tre soggetti, mentre erano intenti a gestire la preparazione delle dosi e la vendita, attraverso una netta suddivisione degli incarichi. In particolare, il 19enne si occupava di aprire la porta ai clienti, non prima però d’aver controllato, attraverso un monitor collegato ad una microcamera occultata in un interruttore della luce del pianerottolo, che non vi fossero sgradite sorprese da parte delle forze dell’ordine.
A seguire, il 23enne aveva invece il compito di pesare e confezionare lo stupefacente, mentre il più anziano, il 25enne, gestiva la cassa. All’esito della perquisizione, sono stati rinvenuti sul tavolo della cucina 22 grammi di cocaina, 18 di crack e 14 di marijuana, nonché un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento delle singole dosi e un foglio di block notes, con annotate le somme di denaro frutto delle cessioni di droga. I tre sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto disponendo per due di essi i domiciliari.