Mario Vargas Llosa, premio Nobel 2010 per la letteratura, ha ricevuto l‘Elefantino d’argento, simbolo della città di Catania. Ad accogliere lo scrittore nel Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti è stato il commissario straordinario del Comune di Catania, Federico Portoghese. «Oggi – ha dichiarato Portoghese – la città di Catania si onora di accogliere una […]
Catania, il Commissario Portoghese consegna l’Elefantino d’argento al premio Nobel Mario Vargas Llosa
Mario Vargas Llosa, premio Nobel 2010 per la letteratura, ha ricevuto l‘Elefantino d’argento, simbolo della città di Catania. Ad accogliere lo scrittore nel Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti è stato il commissario straordinario del Comune di Catania, Federico Portoghese.
«Oggi – ha dichiarato Portoghese – la città di Catania si onora di accogliere una personalità illustre, premio Nobel per la letteratura, offrendomi l’opportunità prestigiosa di consegnare, nella qualità di sindaco, l’elefantino d’argento a un Maestro, simbolo della cultura mondiale. Invito le nuove generazioni, spesso tentate da una diffusa superficialità – ha concluso il commissario – a guardare all’arte del maestro Vargas Llosa, che ha affrontato con la sua produzione diverse tematiche con una scrittura di spessore e una profondità che rappresentano un faro non solo nel mondo della letteratura».
L’autore, di origini peruviane e spagnolo di adozione, è a Catania per assistere stasera al debutto assoluto nazionale dello spettacolo tratto dal libro I racconti della Peste, scritto dallo stesso Vargas Llosa e inserito nel cartellone del Teatro Stabile di Catania. Alla cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento erano presenti anche i vertici del Teatro Stabile etneo con il Consiglio di Amministrazione presieduto da Rita Gari Cinquegrana e il direttore artistico Luca De Fusco, il presidente della Commissione consiliare Cultura Giovanni Grasso, il capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro.
«Ringrazio la città di Catania per questo riconoscimento – ha dichiarato Vargas Llosa -, sono molto contento di ritornare per la seconda volta in questa terra magnifica e accogliente, della quale porterò un bel ricordo. Ho anche molta curiosità di vedere come sarà rappresentato in teatro quello che ho scritto, I racconti della peste , ispirandomi a Boccaccio, e sono anche grato di avere la possibilità di incontrare dopo tanti anni Luca e di riuscire a vedere cosa è riuscito a preparare dal mio testo».