Nel solco della continuita del 'nullismo', l'esecutivo prima si accorda e poi si 'nni futti. Un vero e proprio vizietto? scricchiola laccordo del 26 settembre
Sportelli multifunzionali/ Accordo non accordo: il Governo rispetterà le scadenze?
NEL SOLCO DELLA CONTINUITA DEL ‘NULLISMO’, L’ESECUTIVO PRIMA SI ACCORDA E POI SI ‘NNI FUTTI. UN VERO E PROPRIO VIZIETTO? SCRICCHIOLA LACCORDO DEL 26 SETTEMBRE
Trovato laccordo, il Governo riprende le vecchie abitudini e sembra sottrarsi, tanto per cambiare, agli impegni assunti. Che sia un vero e proprio vizietto dal quale il presidente Crocetta e gli assessori al Lavoro, Ester Bonafede, e alla formazione professionale, Nelli Scilabra, non sembrano riuscire a tenersi fuori? Rispetto al cronoprogramma, riportato in dettaglio nel nostro articolo di stamattina, qualche perplessità emerge.
Andiamo con ordine, intanto è il caso di approfondire il cosiddetto vizietto.
Era già accaduto con laccordo sottoscritto con le parti sociali nei giorni 3 e 7 giugno 2013 che lesecutivo del presidente Rosario Crocetta disattendesse un preciso impegno assunto con i sindacati dei lavoratori e le associazioni degli enti. Sembrerebbe ripresentarsi il viziettoanche a seguito dellaccordo parasociale del 26 settembre scorso.
Per essere precisi, a giugno il Governo regionale aveva assunto formale impegno di prorogare fino al 31 dicembre 2013 gli Avvisi 1 e 2 del 2010 per garantire la continuità del servizio erogato dalla rete regionale degli sportelli multifunzionali. E per attuare limpegno alla proroga aveva messo nero su bianco emanando la delibera di giunta n.200 del 6 giugno 2013 che prevedeva per lappunto la proroga delle attività degli Sportelli al 31 dicembre prossimo. Ed invece si è rimangiato tutto, nessuna proroga delibera che è andata a farsi friggere. Poi è arrivato il momento della firma dellaccordo del 26 settembre che prevede altra cosa.
I lavoratori che al 30 settembre scorso avevano operato presso le sedi dei 252 Sportelli multifunzionali della Sicilia, adesso si ritrovano a dovere superare una selezione per transitare per 6 mesi presso il Ciapi di Priolo con un contratto a termine. Anche in questo caso è stata adottata una delibera di giunta a rafforzare proprio la volontà politica nel porre in essere quanto riportato nellintesa con le parti sociali. La storia recente ci ha insegnato che anche una delibera di giunta può essere carta straccia. E poi, dopo i sei mesi cosa accadrà? Si vedrà. Ed ancora lintesa prevede una dotazione di 36 milioni di euro che, dopo pochi giorni, sono diventati 32. Come mai? Sono stati fatti male i conti o qualche fascia di lavoratori resterebbe fuori? Non si capisce come mai si possa sbagliare sul numero.
Per carità, i quattro milioni indirizzati verso una temporanea occupazione per i licenziati nel 2012 è scelta sacrosanta che arriva in notevole ritardo rispetto allimpegno assunto dal presidente Crocetta e dallassessore Scilabra con i lavoratori interessati. Resta la confusione sulla conta dei lavoratori titolati a transitare al Ciapi e sullutilizzo delle risorse del piano di azione e coesione (Pac), che prevede misure a sostegno dei disoccupati, senza con questo dovere sottrarre una quota di finanziamento alle politiche di orientamento.
Andiamo alle perplessità che emergerebbero nel dare attuazione al cronoprogramma temporale che dovrebbe portare gli operatori degli Sportelli multifunzionali a transitare dagli enti gestori al Ciapi di Priolo.
I Servizi per lImpiego, dislocati nel territorio isolano, dovrebbero gestire la procedura di selezione del personale ed entro l11 ottobre produrre gli elenchi degli idonei. Va precisato che ad oggi, mentre vi scriviamo, agli uffici periferici non è pervenuto uno stralcio di nulla. Ci chiediamo, come potranno essere rispettati i tempi? Inoltre, parrebbe che la selezione non avvenga per colloquio ma per titoli, almeno questo appare un criterio più oggettivo del primo. E poi emergerebbero almeno due criticità. La prima di natura infrastrutturale e logistica. Dove allocare il personale? Con quale criteri? E partendo dal presupposto che gli uffici dislocati nelle città capoluogo abbondano di personale a differenza delle periferie, i lavoratori sono stati posti al corrente che, con ogni probabilità, dovranno spostarsi a proprie spese ed ogni giorno per raggiungere uffici in sedi magari impervie?
La seconda criticità riguarda le attrezzature. E risaputo che gli uffici periferici del dipartimento regionale Lavoro non abbondano di attrezzature, anzi tuttaltro. Come saranno reperiti, per esempio, i Personal computer da allocare nelle postazioni di lavoro? Lamministrazione regionale ha già previsto un apposito stanziamento di risorse per lacquisto delle macchine? Oppure, come riferisce qualcuno, potrebbe accadere che lamministrazione regionale o periferica acquisisca a sé le attrezzature acquistate dagli enti attraverso le risorse degli Avvisi 1 e 2 ? Vicenda che, per ogni giorno che passa, riserva continue sorprese. Ancora una volta, come già peraltro sottolineato dalla Cisl scuola nelle scorse ore, il governo regionale mostra tutti i suoi difetti e persevera nel muoversi con approssimazione.