‘Incastri visionari’ di cinque giovani artisti

In occasione del 25° anno di attività della Casa editrice catanese Prova d’Autore, al Convitto Nazionale Mario Cutelli è stata ospitata una due giorni di arte e cultura con dibattiti letterari, recital di poesie, musica, presentazioni di libri e una mostra permanente della Collettiva di Arti Visive “Incastri visionari”, curata da Anna Riciputo e Luca Tringali.

 

Una manifestazione fortemente voluta da questi giovani artisti catanesi – scrittori, pittori e fotografi – che cercano in tutti i modi di superare le barriere di una società troppo impegnata a elogiare e pubblicizzare i “grandi”, trascurando purtroppo chi, pur avendo qualcosa di vero e di profondo da comunicare, non ha lo spazio per farlo.

Ce n’eravamo già accorti recensendo la mostra “Check-in” organizzata dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania all’interno della manifestazione “Catania Arte Fiera”, che avevano protestato per la scarsa cura con cui doveva essere allestita la loro esposizione rispetto alle altre.

Ma il futuro della cultura non dovrebbe essere nelle mani di noi giovani?

 

E’ bello allora poter ammirare opere inedite di questi giovani artisti che con tanta forza di volontà e un pizzico di fortuna sono riusciti a trovare uno spazio all’interno del quale poter comunicare il loro messaggio: attraverso un quadro, una fotografia o un libro.

Quattro gli artisti invitati ad esporre nel chiostro del Convitto, trasformatosi per l’occasione in una galleria d’arte a cielo aperto: Alessandra Damante, che con le sue tele ci mostra una sua personalissima visione della società contemporanea in cui le città vivono di vita propria, senza l’uomo, considerato come entità superflua e inopportuna; Totò Melita, fautore di quella che lui chiama la “famiglia solecaldo”, di cui fanno parte tutti coloro che riescono a tradurre i pensieri nell’essenza delle forme, ridotte nelle sue opere a morbide linee che delimitano zone e forme colorate solo ed esclusivamente di colori caldi; Gerry Pistorio, con i suoi scatti schietti e spontanei come finestre che ci permettono di immaginare realtà lontane intrise di magia e fascino, di sogno e di realtà, che ci fanno riflettere sulla semplice complessità esistenziale dell’essere; Luca Tringali, che attraverso le sue fotografie ci mostra dettagli della realtà apparentemente insignificanti agli occhi degli altri che, interiorizzati dall’artista, vengono ricapultati fuori e mostrati allo spettatore con nuove sfumature, nuovi colori, nuovi imprevedibili significati.

 

“Incastri visionari”, visioni diritte di un mondo distorto, dunque, in cui il sogno e l’immaginazione diventano elementi esenziali per questi artisti, così come lo sono anche per una giovane scrittrice catanese che ha presentato la sua opera prima, scritta in appena 15 giorni dopo aver fatto un sogno: “Domani mattina” (Prova d’Autore, 2006).

Cosa accadrebbe se improvvisamente perdessi il totale controllo della tua vita? Come ti comporteresti se il destino ti mettesse spietatamente di fronte a scelte dolorose e definitive? Cosa succederebbe se diventassi inconsapevolmente la cavia di te stesso?

A queste domande cerca di rispondere nel suo libro Anna Riciputo, «nuova promessa della narrativa italiana – ha dichiarato il suo editore Mario Grasso – il cui libro abbiamo immediatamente pubblicato facendo saltare i turni delle pubblicazioni».

 

“Domani mattina” è un libro intenso che, tra passioni violente e devastanti – sesso, droga, omosessualità e morte – scava negli antri più nascosti dell’animo umano, alla ricerca di tutti i sentimenti più spietati: la paura, l’angoscia, la disillusione, la forza, la voglia ed il coraggio di essere sempre e comunque se stessi. Il romanzo racconta di un viaggio che cinque ragazzi poco più che ventenni, ammaestrati dalle sicurezze di una vita borghese, decidono di intraprendere, ritrovandosi alla fine travolti dalla furia violenta di eventi inaspettati che li risucchiano in un vortice di incertezze e sconvolgimenti interiori. Il viaggio diventa allora un vero e proprio rito di iniziazione che permette loro di passare dalla fase adolescenziale a quella adulta. Un percorso di conoscenza per questi cinque ragazzi alla ricerca della propria identità e del proprio posto nel mondo, spinti ad andare avanti dalla speranza sempre viva che il domani sia migliore di oggi.

 

“Domani mattina” è un libro che, così come è stato scritto, si legge tutto d’un fiato e che «offre svariati spunti di riflessione, sia per i giovani che per gli adulti  – ha affermato la dott.sa Renata Governali, psicologa e scrittrice, durante la presentazione del libro – riuscendo ad aprire una finestra su quel difficile passaggio che tutti noi abbiamo affrontato e superato che è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, il momento in cui ognuno di noi per diventare veramente padrone di sé ha dovuto emanciparsi da schemi, modelli e comportamenti assunti fino a quel momento, contrastando spesso le aspettative che altri avevano su di noi».

Un libro schietto, a tratti crudo, in cui il lettore si sente sommerso dalle vite e dall’interiorità dei personaggi che Anna è riuscita a scandagliare con una singolare maestria, attraverso una scrittura iconoclasta, accattivante, ricca di suoni, di immagini e di colori. Un libro che ci mostra uno squarcio di vita complessa e contemporanea che può rappresentare una lezione per gli adulti e un’esperienza per i giovani che vi possono ritrovare tutte le emozioni, i pensieri e le sensazioni che essi stessi vivono costantemente nel difficile viaggio che li sta già portando verso la tanto sospirata età adulta.


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