Palermo rimane senza tennis, ceduto il torneo del Country Club

Quando il 22 Aprile scorso Roberta Vinci siglò il punto della vittoria contro una Lucie Safarova in lacrime, portando l’Italia in finale della Federation Cup (si gioca contro la Russia a Cagliari, il we del 2 e 3 novembre) alla fine dell’incontro ci furono tuffi in piscina e un troneggiante Leoluca Orlando che in conferenza stampa ci venne a declamare “Palermo è la città del tennis, la città dove l’Italia vince”. Di fronte ad uno sbigottito De Filippis, capo della MCA che aveva organizzato l’evento, il sindaco che tutto sa fare lanciò la candidatura di Palermo come sede per la finale. Ammiccando, Orlando si diceva certo di vincere le resistenze di un infuriato De Filippis, che per tre giorni aveva visto lo stadio del Tennis Club Palermo praticamente mezzo vuoto, non riuscendo neanche a rientrare nelle spese. Sentito dal vostro cronista, De Filippis recuperava l’elegante aplomb dei tre giorni palermitani spiegando che “si va bene, vedremo”. Nel linguaggio paludato del tennis era  equivalente  a una specie “sul mio cadavere. E in ogni caso senza di me”.

Cinque mesi dopo, assegnata la finale a Cagliari, il tennis a Palermo sigla una nuova eroica pagina. Oggi infatti l’assemblea del Country Club, titolare di uno dei due tornei WTA italiani (l’altro è Roma), quello vinto quest’anno dalla solita Vinci in finale su Sara Errani, ha deciso di affittare all’organizzatore del torneo di Kuala Lampur, il torneo di Palermo. Significa che a Luglio non vedremo più né Errani né Vinci altro che finale di Federation Cup! Succede che i tornei di tennis vivano essenzialmente di sponsor e non certo di biglietti. A Palermo tutto questo veniva come sempre finanziato dal settore pubblico, e in particolar modo dalla Regione siciliana. Che però stavolta ha avuto i guai suoi e così come non ha sganciato un centesimo per le semifinali di Fed Cup a maggior ragione non lo ha fatto per il torneo del country. Risultato? Dopo un tentativo abortito di chiedere sostegno alla FIT – che sembra avesse proposto di spostare il torneo in giro per l’Italia – gli organizzatori del torneo, Oliviero Palma (direttore) e Giorgio Cammarata (Presidente. Ehm…)  che avevano difeso l’orgoglio siculo hanno scoperto che non intendevano difenderlo a tutti i costi. E quindi per 6 anni (dal 2014 al 2019) niente tennis a Palermo. Chissà se Orlando farà un nuovo tuffo in piscina, in questo caldo settembre palermitano. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Quando il 22 aprile scorso roberta vinci siglò il punto della vittoria contro una lucie safarova in lacrime, portando l'italia in finale della federation cup (si gioca contro la russia a cagliari, il we del 2 e 3 novembre) alla fine dell'incontro ci furono tuffi in piscina e un troneggiante leoluca orlando che in conferenza stampa ci venne a declamare "palermo è la città del tennis, la città dove l'italia vince". Di fronte ad uno sbigottito de filippis, capo della mca che aveva organizzato l'evento, il sindaco che tutto sa fare lanciò la candidatura di palermo come sede per la finale. Ammiccando, orlando si diceva certo di vincere le resistenze di un infuriato de filippis, che per tre giorni aveva visto lo stadio del tennis club palermo praticamente mezzo vuoto, non riuscendo neanche a rientrare nelle spese. Sentito dal vostro cronista, de filippis recuperava l'elegante aplomb dei tre giorni palermitani spiegando che "si va bene, vedremo". Nel linguaggio paludato del tennis era  equivalente  a una specie "sul mio cadavere. E in ogni caso senza di me".

Quando il 22 aprile scorso roberta vinci siglò il punto della vittoria contro una lucie safarova in lacrime, portando l'italia in finale della federation cup (si gioca contro la russia a cagliari, il we del 2 e 3 novembre) alla fine dell'incontro ci furono tuffi in piscina e un troneggiante leoluca orlando che in conferenza stampa ci venne a declamare "palermo è la città del tennis, la città dove l'italia vince". Di fronte ad uno sbigottito de filippis, capo della mca che aveva organizzato l'evento, il sindaco che tutto sa fare lanciò la candidatura di palermo come sede per la finale. Ammiccando, orlando si diceva certo di vincere le resistenze di un infuriato de filippis, che per tre giorni aveva visto lo stadio del tennis club palermo praticamente mezzo vuoto, non riuscendo neanche a rientrare nelle spese. Sentito dal vostro cronista, de filippis recuperava l'elegante aplomb dei tre giorni palermitani spiegando che "si va bene, vedremo". Nel linguaggio paludato del tennis era  equivalente  a una specie "sul mio cadavere. E in ogni caso senza di me".

Quando il 22 aprile scorso roberta vinci siglò il punto della vittoria contro una lucie safarova in lacrime, portando l'italia in finale della federation cup (si gioca contro la russia a cagliari, il we del 2 e 3 novembre) alla fine dell'incontro ci furono tuffi in piscina e un troneggiante leoluca orlando che in conferenza stampa ci venne a declamare "palermo è la città del tennis, la città dove l'italia vince". Di fronte ad uno sbigottito de filippis, capo della mca che aveva organizzato l'evento, il sindaco che tutto sa fare lanciò la candidatura di palermo come sede per la finale. Ammiccando, orlando si diceva certo di vincere le resistenze di un infuriato de filippis, che per tre giorni aveva visto lo stadio del tennis club palermo praticamente mezzo vuoto, non riuscendo neanche a rientrare nelle spese. Sentito dal vostro cronista, de filippis recuperava l'elegante aplomb dei tre giorni palermitani spiegando che "si va bene, vedremo". Nel linguaggio paludato del tennis era  equivalente  a una specie "sul mio cadavere. E in ogni caso senza di me".

Quando il 22 aprile scorso roberta vinci siglò il punto della vittoria contro una lucie safarova in lacrime, portando l'italia in finale della federation cup (si gioca contro la russia a cagliari, il we del 2 e 3 novembre) alla fine dell'incontro ci furono tuffi in piscina e un troneggiante leoluca orlando che in conferenza stampa ci venne a declamare "palermo è la città del tennis, la città dove l'italia vince". Di fronte ad uno sbigottito de filippis, capo della mca che aveva organizzato l'evento, il sindaco che tutto sa fare lanciò la candidatura di palermo come sede per la finale. Ammiccando, orlando si diceva certo di vincere le resistenze di un infuriato de filippis, che per tre giorni aveva visto lo stadio del tennis club palermo praticamente mezzo vuoto, non riuscendo neanche a rientrare nelle spese. Sentito dal vostro cronista, de filippis recuperava l'elegante aplomb dei tre giorni palermitani spiegando che "si va bene, vedremo". Nel linguaggio paludato del tennis era  equivalente  a una specie "sul mio cadavere. E in ogni caso senza di me".

Quando il 22 aprile scorso roberta vinci siglò il punto della vittoria contro una lucie safarova in lacrime, portando l'italia in finale della federation cup (si gioca contro la russia a cagliari, il we del 2 e 3 novembre) alla fine dell'incontro ci furono tuffi in piscina e un troneggiante leoluca orlando che in conferenza stampa ci venne a declamare "palermo è la città del tennis, la città dove l'italia vince". Di fronte ad uno sbigottito de filippis, capo della mca che aveva organizzato l'evento, il sindaco che tutto sa fare lanciò la candidatura di palermo come sede per la finale. Ammiccando, orlando si diceva certo di vincere le resistenze di un infuriato de filippis, che per tre giorni aveva visto lo stadio del tennis club palermo praticamente mezzo vuoto, non riuscendo neanche a rientrare nelle spese. Sentito dal vostro cronista, de filippis recuperava l'elegante aplomb dei tre giorni palermitani spiegando che "si va bene, vedremo". Nel linguaggio paludato del tennis era  equivalente  a una specie "sul mio cadavere. E in ogni caso senza di me".

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]