L'italia non riesce proprio a fare a meno della retorica. E delle bugie
Recupero della Costa Concordia: orgoglio e malafede
L’ITALIA NON RIESCE PROPRIO A FARE A MENO DELLA RETORICA. E DELLE BUGIE
La televisione, si sa, è soprattutto immagine. Assistere alla conferenza stampa del responsabile sudafricano del recupero della Costa Concordia e alle parole di Enrico Letta sullorgoglio italiano è stato un perfetto esempio di manipolazione e appropriazione indebita.
La Costa Concordia è italiana solo di nome appartenendo oramai da anni alla statunitense Carnival Cruises. Il capo delle operazioni di salvataggio di chiama Nick Sloane, sudafricano e mago internazionale dei recuperi dei relitti navali in tutto il mondo. Il team che si è dedicato per oltre un anno a predisporre le operazioni raccoglie persone di 26 nazionalità diverse. La società incaricata del recupero la Titan Micoperi, è un team americano e italiano.
Certo, nelle operazioni di recupero sono state coinvolte Fincantieri, Cimolai, Rosetti, Trevi, Fagioli, Nuova Olmec, aziende italiane valide e apprezzate nel mondo. Ma vedere Ernico Letta, povero di successi nellarte di governare il Paese, usare parole come orgoglio e successo ha provocato diffusi accessi dira tra i giovani costretti a fuggire dall’Italia per sperare in un futuro e sguardi di commiserazione per la popolazione più adulta, abituata a riconoscere le bugie.