“Sul 118 Crocetta dà i numeri”

Ci sarebbe da giocarseli al lotto, se fossero della giusta dimensione, ma in realtà c’è poco da fare ironia sui numeri degli esuberi al 118 che stanno circolando in questi giorni.

Una storia confusa, poco chiara e piena, come spesso capita nelle storie di questa Sicilia crocettiana, di accelerazioni incontrollate e di marce indietro precipitose.

Oggi, si è svolta oggi la prima riunione della sottocommissione dell’Ars sul 118 e sul trasporto degli emodializzati, coordinata da Mario Alloro, del Pd. In questa sede, il direttore generale del 118, Giorgio Vinciguerra, ha ridimensionato il numero degli esuberi a poco più di una decina.

Quindi, “non gli oltre 600 di cui ha blaterato il Presidente Crocetta”, ha detto il capogruppo del Mpa, Roberto Di Mauro, che ha rivolto un appello agli organi di informazione perché non diano più credito “alle panzanate del Presidente Crocetta, che è in evidente stato di confusione mentale.”
“Pur comprendendo l’autorevolezza della fonte – ha caricato la dose Di Mauro – voglio invitare i responsabili dell’informazione a fare le dovute verifiche prima di dar credito alle sparate del Governatore. Daranno un’informazione certamente più corretta ai cittadini ed eviteranno di
alimentare il clima di allarme sociale.”
“Non è più tollerabile – prosegue Di Mauro – che il Governatore continui a prendere per i fondelli i siciliani, i mezzi di informazione, il Parlamento e le imprese con sparate di tutti i tipi.
Non è più tollerabile che il Governatore continui a distogliere l’attenzione dai problemi reali e dalla sua assoluta incapacità di affrontarli con sparate sensazionalistiche che creano solo allarme sociale.”

Una settimana fa, in conferenza stampa, Crocetta aveva denunciato sprechi e atti di rilevanza penale, legati proprio alla gestione del personale. “Cose – aveva detto il Governatore, accanto all’attuale assessore alla Salute, Borsellino – di una gravità incredibile, che abbiamo inserito in una relazione che invieremo alla Corte dei Conti e alla Procura. Nove milioni di euro di giornate lavorative non effettuate ma pagate a 160 dipendenti che, in media, per due anni sono rimasti a casa a non lavorare, nel 2011 e nel 2012. Mentre questi stavano a casa, il 118 realizzava lavoro straordinario per 154 mila ore, ovviamente con carenze di personale”.

Eppure, ricorda il coordinatore della sottocommissione suil 118, Alloro, “Appena poche settimane fa era stato proprio Vinciguerra in commissione Sanità a parlare di ‘centinaia di esuberi’. Forse è bene essere più cauti e responsabili: le dichiarazioni sensazionalistiche, da qualunque parte provengano, servono a poco e di certo non aiutano a risolvere la situazione. La materia è delicata, stiamo parlando di un servizio sanitario importante: l’obiettivo di tutti deve essere renderlo efficiente e funzionale, tagliando gli sprechi”.

La sottocommissione ha, quindi, chiesto all’assessorato di fermare le graduatorie regionali. “Prima di trasferire personale da una parte all’altra della Sicilia rischiando di creare disservizi e ingiuste penalizzazioni – ha spiegato Alloro- è necessario attendere l’esito del tavolo tecnico governo-Asp che, entro il 30 settembre, dovrà indicare la possibilità di attivare convenzioni con le Asp, per potere impiegare il personale in esubero nelle rispettive province”.

“I lavori della sottocommissione – ha concluso Alloro – dunque, serviranno a verificare, al di là degli annunci, la reale situazione del servizio di emergenza-urgenza in Sicilia”.

Alla riunione hanno partecipato anche Giulio Guagliano e Carmelo Pullara del comitato di sorveglianza Seus.


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