Il sì della commissione finanze dellars al rendiconto e allassestamento di bilancio è arrivato ieri sera. Ma resta senza soluzione il problema delle province. O meglio, una mezza soluzione sarebbe stata trovata: il rinvio a settembre. Con linevitabile corollario di polemiche.
Commisione Ars: Sì ad Assestamento e Rendiconto. Resta il nodo delle Province
Il sì della Commissione Finanze dellArs al Rendiconto e allAssestamento di Bilancio è arrivato ieri sera. Ma resta senza soluzione il problema delle Province. O meglio, una mezza soluzione sarebbe stata trovata: il rinvio a settembre. Con linevitabile corollario di polemiche.
Proviamo a capire che cosa sta succedendo e cosa potrebbe succedere. Rendiconto e Assestamento sono stati approvati schitti schitti, come si dice dalle nostre parti. Con limpegno del Governo di rivedere tutto a settembre. La Commissione Finanze ha approvato solo un emendamento per i piccoli Comuni dellIsola, ma nulla per le Province.
Per i piccoli Comuni dellIsola – quelli con meno di 5 mila abitanti – si cerca di porre rimedio a un errore commesso dal Governo durante lapprovazione della Finanziaria. Quando lanticipazione, da un terzo, è stata portata a un quinto. Di fatto, impedendo ai piccoli Comuni di approvare i propri bilanci.
I maligni sostengono che questa sarebbe stato fatto apposta per scioglierli e accorparli. Poi, però, il Governo di Rosario Crocetta è stato travolto da altre mille emergenze e, adesso, non sa che pesce prendere per fronteggiare questo e altri casini.
Bene o male, ieri sera, la Commissione Finanze ci ha messo una pezza, introducendo, con un emendamento, la parola almeno. La formula diventa almeno un quinto e non più un quinto. Stratagemmi lessical-giuridici.
Resta la confusione – tanta confusione – sulle Province. Avendo lasciato la maggior parte dei dipendenti della formazione professionale senza stipendio per tanti mesi – e non essendo scoppiata una rivolta – il Governo Crocetta avrebbe pensato di estendere il metodo ai dipendenti delle amministrazioni provinciali.
Insomma, a settembre, a fine settembre, se ne parlerà. I dipendenti protesteranno, i sindacati pure, ma tutto si aggiusterà: questo, almeno, è quello che pensano Crocetta e i suoi assessori. Tanto loro i 20 mila euro lordi al mese li sbancano (il presidente Crocetta un po di più). Gli altri possono aspettare.
Ma se i dipendenti delle nove amministrazioni provinciali rischiano di leccare la sarda fino a fine settembre, non altrettanto può dirsi per i Licei e, in generale, per le scuole superiori. Forse le scuole dovrebbero aprire i primi di settembre e non a fine settembre. E forse ci vorrà un po di manutenzione. E, soprattutto, bisognerà capire chi le gestirà. I Comuni senza soldi? Lamministrazione regionale? Vattelappesca.
Per ora, signori, si naviga a vista. Dopo la formazione professionale, dopo gli Sportelli multifunzionali, dopo la dirigenza regionale, dopo i fondi europei, dopo le imprese, dopo i Laboratori di analisi e via continuando insomma anche Licei e Scuole superiori sono finiti nel vortice del Circo Crocetta dove tutto è appeso a un filo e tutto si rinvia con la formula magica di Rossella OHara: Domani è un altro giorno .