Le notti di Palermo, Confartigianato: “A mezzanotte sai che io già dormirò…”

Palermo è ormai diventata una città per vecchi. Ne ha preso atto anche la Confartigianato della città. Le serate estive non vanno più viste come un’occasione di divertimento, ma come momenti dello spirito, tra riflessioni leopardiane sul senso della vita (un po’ di pessimismo ‘cosmico’ non guasta: basta con il vuoto ottimismo) e applicazione e studio, al limite, anche sui testi di filosofia teoretica al grido alfieriano: “Volli, sempre voli, fortissimamente volli”.

Basta, insomma, con le serate a ‘sbevazzare a a divertirsi o, peggio, a corteggiare ragazze. Dove siamo? Ragazzi, a mezzanotte tutti a letto, giovani e titolari dei bar. Basta con i Negroni e con i cocktail Martini. Lasciamo dormire i veri padroni di Palermo: quelli che con la musica non possono dormire…

Interessante appare il comunicato di Confartigianato Palermo, che è un inno al sonno. Della serie: soffriamo (in silenzio, soprattutto nelle notti d’estate) e obbediamo.

“Possiamo chiedere un’ora in più insieme al capogruppo del Pdl Giulio Tantillo, ma di certo, è inutile provare a stravolgere l’ordinanza”, dice il presidente di Confartigianato Imprese Palermo, Nunzio Reina, che oggi ha incontrato i rappresentanti dell’associazione ‘Vivo Civile’. (a sinistra: un giovane dopo l’ordinanza del Comune di Palermo “Tutti a nanna a mezzanotte”: foto tratta da blog.studenti.it)

Reina fa riferimento all’ordinanza ‘intelligente’, voluta dall’amministrazione comunale che, per le notti d’estate, vorrebbe mandare a letto i giovani.

“L’incontro – aggiunge Reina – aveva come obiettivo quello di evidenziare le necessità e le modifiche che si dovrebbero apportare all’ordinanza per favorire gli esercenti, in modo che lunedì io le facessi presente al presidente del consiglio comunale e all’assessore Marco Di Marco”.

“In realtà – precisa il presidente di Confersercenti di Palermo – quello che è venuto fuori è qualcosa che Confartigianato non può appoggiare. Si chiede il completo stravolgimento dell’ordinanza, che non può avvenire perché riteniamo giusto il rispetto dei residenti nelle zone in cui si trovano i locali notturni e in più – Reina – abbiamo già ribadito la nostra idea rispetto al ricorso al Tar. Confartigianato non è d’accordo. Piuttosto, in vista delle belle serate estive, è giusto chiedere che lo stop alla musica avvenga un’ora dopo, un modo per venire incontro sia a chi ha un’attività commerciale, sia ai cittadini, ma sembra inutile opporsi a tutti i punti dell’ordinanza”. ( destra, il presdidente di Confartigianato Palermo, Nunzio reiba, rigorosamente prema di mezzanotte…).

Insomma, prendiamo atto che Palermo, è una città ‘mortizza’. Anche nelle notti d’estate.

Minch… comu ‘nni finiu…

 


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Palermo è ormai diventata una città per vecchi. Ne ha preso atto anche la confartigianato della città. Le serate estive non vanno più viste come un’occasione di divertimento, ma come momenti dello spirito, tra riflessioni leopardiane sul senso della vita (un po’ di pessimismo ‘cosmico’ non guasta: basta con il vuoto ottimismo) e applicazione e studio, al limite, anche sui testi di filosofia teoretica al grido alfieriano: “volli, sempre voli, fortissimamente volli”.

Palermo è ormai diventata una città per vecchi. Ne ha preso atto anche la confartigianato della città. Le serate estive non vanno più viste come un’occasione di divertimento, ma come momenti dello spirito, tra riflessioni leopardiane sul senso della vita (un po’ di pessimismo ‘cosmico’ non guasta: basta con il vuoto ottimismo) e applicazione e studio, al limite, anche sui testi di filosofia teoretica al grido alfieriano: “volli, sempre voli, fortissimamente volli”.

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