Anche il centrodestra siciliano si schiera al  fianco di Silvio Berlusconi, dopo la condanna a 7 anni per concussione e prostituzione minorile, nell’ambito del cosiddetto processo Ruby. Disposta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il leader del Pdl. 

“E’ inverosimile la condanna per concussione e prostituzione minorile in primo grado a sette anni e l’interdizione perpetua ai pubblici uffici per il Presidente Berlusconi”. Lo dice Dore Misuraca, deputato del Pdl e coordinatore del partito in Sicilia. “Scorrendo il calendario delle udienze, prosegue il parlamentare, in cui è imputato Silvio Berlusconi, credo che sia impossibile trovare fatti analoghi in tutta Italia. Siamo di fronte ad un attacco diretto – dichiara Misuraca – nei confronti del Leader del Pdl e sorgono i primi dubbi se tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge o se esiste un filone parallelo che si occupa di giudicare Berlusconi e che non applica quindi in maniera imparziale la legge”.

Durissimo anche il commento di Michele Pivetti, Consigliere Nazionale e Coordinatore per la provincia di Palermo del Club della Libertà:

“Lascia indignati, sgomenti e impauriti la sentenza resa dal Tribunale “speciale” di Milano nei confronti di Berlusconi.
Scattone e Ferraro per avere ucciso Marta Russo presero 6 e 4 anni.
L’impianto accusatorio della vicenda Ruby dimostra la assoluta inadeguatezza di una sentenza di condanna che non potrà non essere cassata dal Giudice di Appello. La considerazione e’ una soltanto: viviamo in un regime giudiziario dal quale in un modo o in un altro dobbiamo uscire. Siamo pronti alla mobilitazione generale”.

Solidarietà al Cavaliere anche dal Pid:

“Il coordinamento del Cantiere Popolare – riunitosi oggi alla presenza del suo segretario on Saverio Romano, dei dirigenti politici nella componente parlamentare, degli amministratori locali e dei vertici del partito, nel manifestare piena solidarietà al presidente Berlusconi – lo invita a continuare nel percorso da lui piu’ volte indicato del rafforzamento del popolarismo europeo, per un centrodestra rinnovato, in grado di raccogliere le istanze piu’ urgenti e non più differibili che riguardano i rapporti istituzionali, la concezione stessa di una Unione europea più rappresentativa e meno distante e, a livello nazionale, una vera stagione delle riforme, a cominciare da quella della giustizia”.