Stanno riservando non poche sorprese i risultati dei ballottaggi delle amministrative siciliane. A ragusa, contro ogni previsione, ha stravinto il candidato del movimento 5 stelle, federico piccitto, con il 69,35% dei voti, come vi abbiamo raccontato qui, battendo il rivale giovanni cosentini fermo al 30,65%, ma soprattutto quella strana accozzaglia di partiti che si era riunita per appoggiarlo.
Dopo Ragusa, miracolo anche a Messina: vince Accorinti, l’outsider No Ponte
Stanno riservando non poche sorprese i risultati dei ballottaggi delle amministrative siciliane. A Ragusa, contro ogni previsione, ha stravinto il candidato del Movimento 5 Stelle, Federico Piccitto, con il 69,35% dei voti, come vi abbiamo raccontato qui, battendo il rivale Giovanni Cosentini fermo al 30,65%, ma soprattutto quella strana accozzaglia di partiti che si era riunita per appoggiarlo.
E anche Messina riserva una batosta incredibile ai partiti tradizionali, Udc e Pd in primis: quando mancano pochissime sezioni il vincitore risulta Renato Accorinti che può contare sul 52,34% dei voti.
Si è candidato con il movimento Cambiamo Messina dal basso, da sempre attivista No Ponte, è stato considerato l’outsider di queste elezioni.
Ha battuto Felice Calabrò, che poteva contare sull’appoggio di pezzi grossi dell’Udc, come l’attuale ministro alla Semplificazione, nonché segretario regionale dei centristi, Gianpiero D’Alia che è messinese. E di pezzi grossi del Pd, come Francantonio Genovese, messinese anche lui.
Insomma da Ragusa e Messina il segnale è chiaro ed è arrivato dritto sulla testa della vecchia politica inciucista.
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