A caldo, un vincitore, netto, delle elezioni, a livello nazionale, c’è già: è l’astensionismo. Emblematico quello che è avvenuto a Roma, dove alle urne si è recata meno della metà degli elettori aventi diritto al voto.

Non c’è bisogno di essere ‘scienziati’ della matematica elettorale per sapere che, in Italia, l’astensionismo favorisce il centrosinistra e penalizza il centrodestra. E infatti Roma, Brescia e Siena sono già andate al centrosinistra. E sarà così per quasi tutte le città.

Molti, tanti elettori del centrodestra, che pure alle politiche hanno sostenuto Silvio Berlusconi, non sono andati a votare. Perché? La risposta è semplice: perché il Cavaliere non ha mantenuto gl’impegni assunti con l’elettorato.

Berlusconi aveva detto che, se fosse andato al Governo, avrebbe adottato una serie di provvedimenti per aiutare le famiglie e le imprese. E’ andato al Governo ma, fino ad ora, il Governo che lui sostiene – il Governo di Enrico Letta – non ha adottato una sola delle promesse fatte in campagna elettorale.

A cominciare dall’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Di fatto, Berlusconi, ancora una volta – sono i fatti a dirlo, non noi – ha preso in giro gl’italiani.

Appena qualche giorno fa il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha affermato di non prendere ordini dal Cavaliere. “Berlusconi non detta l’agenda politica del Governo”, ha detto Letta. E sull’Imu, il capo del Governo, ha fatto capire che è ancora tutto in discussione. Altro che abolizione dell’Imu sulla prima casa!

Ci si sarebbe aspettati una replica a muso duro, da parte di Berlusconi. Invece il Cavaliere ha optato per il silenzio. Forse perché l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa è già stata ‘eliminata’? Chissà.

In ogni caso, gli elettori del centrodestra hanno capito di essere stati buggerati. E non sono andati alle urne. Punendo, piaccia no, il cavaliere e le sue promesse da marinaio.

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