A distanza di sei anni ritorna Mission Impossible, che stavolta porta la firma di J.J. Abrams, noto autore di serie televisive come Lost e Alias
Una missione davvero impossibile
Titolo: Mission: Impossibile III
Regia: J. J. Abrams
Sceneggiatura: Roberto Orci, Alex Kurtzman, J.J. Abrams
Fotografia: Daniel Mindel
Musiche: Michael Giacchino
Montaggio: Mary Jo Markey, Maryann Brandon
Interpreti: Tom Cruise, Philip Seymour Hoffman, Laurence Fishburne
Produzione Cruise/Wagner Productions, Paramount Pictures
Origine: U.S.A. 2006
Durata: 125
Comincia con un flashfoward il terzo atto di Mission Impossible, che fa partire quella corsa contro il tempo che da sempre ha caratterizzato questa serie. Lagente speciale Ethan Hunt ha abbandonato le missioni impossibili cercando di vivere una vita normale, ma il rapimento di una sua allieva lo riporterà allazione. Dovrà così, sventare un traffico internazionale messo in atto da uomini potenti che cercano di stravolgere gli equilibri economici del mondo.
J.J. Abrams, forte dellesperienza televisiva nel campo dellaction, realizza questo sequel portando fin dai primi momenti la suspence ad alto livello, servendosi di un montaggio serrato e dei toni prevalentemente scuri della fotografia. Da apprezzare anche i luoghi in cui si svolge lazione: Berlino, il Vaticano (anche se gli interni sono stati girati nella reggia di Caserta) e Shangai.
Il solito, ma sempre attuale, tema musicale che accompagna le missioni impossibili ormai da dieci anni, scritto originariamente da Lalo Schifrin, è qui riproposto con nuove sonorità da Kanye West, capace di racchiudere in sé tutta la grinta della storia, ma in primis di infondere allo spettatore la giusta adrenalina.
Il film si basa molto sullinterpretazione di Tom Cruise, bravo nelle scene dazione che afferma di aver girato senza controfigure, che sia vero o meno, poco importa perché il risultato è sicuramente deffetto, soprattutto nella scena tra i grattacieli futuristici di Shangai. Inoltre, sotto la direttiva del regista, cerca di sottolineare il lato romantico del suo personaggio che a tratti risulta un po troppo mieloso. Bisogna elogiare, Philip Seymour Hoffman, che riesce a calarsi perfettamente nei panni del cattivo di turno, spietato e perfido. Solo da contorno i compagni davventura di Cruise.
Nonostante alcune scene davvero impossibili, il film non fa rimpiangere i precedenti con mix di effetti speciali e azioni mozzafiato, travestimenti e esplosioni, inseguimenti e fughe in auto. Limportante è non pretendere troppo da un film essenzialmente commerciale che alla fine farà dire “Lo sapevo che ce l’avrebbe fatta!”.