Formazione 6/ Revoca per lo Ial Sicilia, convocati tutti i dipendenti

Terremoto Crocetta nella Formazione professionale. Chiude lo Ial Sicilia, la notizia può  essere cruda ma è così. Qualche ora fa, come vi abbiamo anticipato qui,  sono stati emessi i decreti di revoca diretta per comprovati e ripetuti motivi di gravi irregolarità  già accertate. Non si tratta di avvii di procedimenti, ma di revoche dirette e quindi di definanziamento immediato.

Lo avevamo anticipato in un precedente articolo che ha trattato la vicenda della revoca dell’accreditamento per vari Enti in Sicilia. Un  provvedimento amministrativo che interessa già 43 organismi formativi, cifra destinata ad aumentare.

Sono stati  chiusi così  già 278 Enti formativi, una vera e propria rivoluzione. Proviamo ad approfondire la vicenda.

I decreti di revoca diretta dell’accreditamento, emessi a firma della dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale ad interim del dipartimento regionale Istruzione e Formazione professionale, sono 32 per altrettante sedi dello Ial dislocate in tutte le province siciliane. Il presidente della Regione, Rosario  Crocetta, è passato ai fatti (e che fatti).

Lo Ial è uno degli Enti di formazione storici della Sicilia con il maggior numero di ore  finanziate. Un Ente che occupa oltre 800 dipendenti e che nell’Avviso 20/2011 ha ottenuto un finanziamento di almeno 18 milioni di euro oltre a quello gestito per gli Sportelli Multifunzionali. Un Ente nato sotto l’egida del sindacato Cisl, a seguito della previsione contenuta nella legge regionale n.24 del 6 marzo 1976 che ne ha dettato requisiti di accesso. Lo Ial è un’associazione senza finalità di lucro e tale è rimasta.

Con l’arrivo del Governo Crocetta le cose sono cambiate radicalmente. L’esecutivo attuale ha puntato sulla pulizia del settore, cancellando tutte quelle realtà ritenute irregolari.

Per quanto riguarda lo Ial Sicilia, le irregolarità riscontrate dagli  Ispettorati provinciali del lavoro competenti per territorio riguarderebbero circa 350 mila euro di mancati versamenti in favore del proprio personale subordinato con refluenze di natura contributiva.   L’Ente, dopo l’uscita del sindacato Cisl dalla proprietà, è entrato nell’orbita degli interessi politici del già senatore Nino Papania, di Francantonio Genovese, di Toto’ Cardinale, di Baldo Gucciardi (capogruppo all’Assemblea regionale siciliana del Pd) e degli altri riferimenti della corrente “Innovazione” (ex Margherita) confluiti nel Pd.

A questo punto, si pone il problema del futuro degli 800 lavoratori che non hanno alcuna colpa e per i quali occorrerà che il presidente della Regione, l’assessore al ramo, Nelli Scilabra, e l’assessore al Lavoro, Ester Bonafede intervengano da subito per tutelare retribuzioni, contribuzioni e il posto di lavoro.  E’ chiaro che, se lo Ial Sicilia dovesse avere le carte a posto, come sostengono i suoi dirigenti,  dimostrandolo,  ci troveremmo di fronte ad uno scenario ben diverso che darebbe ragione alla dirigenza dell’Ente che in questi giorni si è battuta per dimostrare le proprie ragioni e la propria correttezza.

Le cronache di oggi registrano anche la replica dei vertici dello Ial Sicilia. “Abbiamo appreso da fonti di stampa che ci sarebbe stato revocato l’accredito, ovviamente non possiamo entrare nel merito di un provvedimento di cui non conosciamo le motivazioni. E’ evidente che se venisse confermato difenderemo in ogni sede la bontà delle nostre ragioni e la correttezza dei nostri atti. Vogliamo ritenere che vi sia in questo annuncio un difetto di motivazioni che come abbiamo dichiarato più volte ci pare sbagliato nel merito e nel metodo. Ovviamente prima di pronunciarci puntualmente attendiamo la notifica del provvedimento.”

Intanto tutto il personale dipendente è già  stato convocato presso la sede del Don Orione di Palermo per domani, 27 marzo.

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