Formazione nelle sabbie mobili di Pd e Cisl

In tempi di rivoluzione, la Sicilia va a velocità diverse. A premere sull’accelleratore, il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Decisioni storiche assunte nelle scorse ore, come l’abolizione delle Province e degli Istituti autonomi case popolari (Iacp) certamente descrivono un concreto processo di cambiamento radicale.

Ma non tutto è in accelerazione, purtroppo. Nel settore della formazione, l’azione di Governo è, al contrario, a rallentatore. Niente riforma di settore, niente snellimento amministrativo, niente copertura finanziaria, niente programmazione delle attività formative. Niente di niente. Eppure insistenti voci delineerebbero uno scenario catastrofico.

Secondo indiscrezioni ricorrenti, sembrerebbe avere le ore contate Nelli Scilabra. L’assessore regionale alla Istruzione e Formazione professionale verrebbe silurata per dare spazio ad un politico del Pd. Per essere più precisi, di area centro-sinistra, diciamo cislino. In pole position ci sarebbe di nuovo Luigi Cocilovo, esponente di spicco del Pd. Ebbene sì, ne avevamo già parlato in un nostro articolo del novembre 2012, allorquando Rosario Crocetta, neo presidente della Regione aveva respinto la designazione dell’esponente del sindacato Cisl, fortemente voluta da Raffaele Bonanni.

Un rapporto spesso “incestuoso”, tra Pd e sindacato, che si riproporrebbe, in questi giorni di insistenti voci di cambio al vertice dell’assessorato regionale alla Formazione professionale. Il Pd, nonostante la batosta alle politiche dello scorso 24 e 25 febbraio (250 mila voti persi rispetto al 2008), tenta di riprendersi il consenso attorno alla Formazione professionale, cercando di imporre al presidente Crocetta non solo Cocilovo, ma anche Ludovico Albert.

Il ritorno dello “sceriffo” a capo del dipartimento regionale Istruzione e Formazione professionale potrebbe provocare effetti devastanti in un settore già abbondantemente distrutto in due anni di amministrazione del precedente Governo regionale.

Tempi in cui imperversava il famigerato trio delle meraviglie LAC (Lombardo, Albert, Centorrino). In questo caso Crocetta, se fossero fondate le indiscrezioni, compirebbe un passo indietro, riconsegnando ai “cugini” dei Pd il settore della formazione professionale.

Un presidente della Regione a diverse velocità? Non è detto. Il governatore dell’Isola potrebbe provare a liberarsi dalla stretta clientelare del vecchio Pd. Crocetta ci ha abituati a gesti che dimostrano la sua capacità di non guardare in faccia nessuno. E di tirare dritto nella direzione del rinnovamento. Quindi, fuori dal Governo uomini della Prima Repubblica. Sarà così? Vedremo.

Intanto il settore della formazione professionale è ingessato con il concreto rischio di chiusura definitiva se non si troveranno i fondi per la seconda annualità dell’Avviso 20/2011, per il futuro degli Sportelli multifunzionali che al 30 settembre prossimo cesseranno le attività del triennio. Così come drammatica è la situazione del segmento dell’obbligo scolastico (Oif), i cui pagamenti sono fermi ormai da mesi e dove i lavoratori degli enti formativi cattolici, aderenti all’associazione datoriale Confap, ieri hanno incrociato le braccia. Previsto altro sciopero per il prossimo 11 marzo. Maturati 16 mensilità, ma gli Enti entro la metà del mese corrente, chiuderanno i battenti se il Governo regionale non dovesse sbloccare i pagamenti.

 


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