Formazione/ Tornare alla legge 24

dal Coordinamento Sindacale di base della Formazione Professionale
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Ai Lavorator della Formazione Professionale

Giorno 25/01/2013 abbiamo incontrato, insieme alle OO.SS. (Organizzazioni sindacali) concertative, la Dott.ssa Corsello dirigente generale del dipartimento regionale istruzione e formazione professionale.

La dottoressa Corsello ha innanzitutto rassicurato le OO.SS che il turn- over tra dirigenti e personale interno che ha interessato questo Assessorato , e anche altri, avverrà senza soluzione di continuità del lavoro in corso ed in particolare dell’erogazione dei mandati di pagamento. Le intenzioni del Governo e dell’Assessore Scialabra sono di dare priorità al pagamento degli emolumenti al personale della F.P. e riqualificare il settore.

Le novità principali riguardano le difficoltà riscontrate nel riprogrammare per il 2013 l’Avviso 20 e l’intenzione di ritornare alla L. 24/76 per la formazione base, interamente finanziata dalla regione Sicilia, senza abbandonare il parametro unico. L’utilizzo del Fondo sociale europeo verrebbe riservato ad una non specificata formazione di qualità.

Se da un lato c’è una rassicurazione, perché tornare alla L.24/76, vuol dire ricreare quelle garanzie occupazionali previste dalla normativa, dall’atro ci preoccupa la creazione di due comparti separati.

Altra novità importante è il giudizio sull’applicativo/portale FAROS e sulle difficoltà oggettive e tecniche/attuative riscontrate nel suo funzionamento ed utilizzo. L’amministrazione ritiene che, se non sarà funzionale in tempi brevissimi, sarà dismesso. A tal proposito per la II anticipazione sarà utilizzato modello cartaceo.

Sulla rendicontazione degli Enti, ricordiamo alcuni fermi al 2003, si ritorna al decentramento presso gli SCICA competenti per territorio.

Sull’Albo, di cui l’Assessorato ha richiesto un immediato aggiornamento, verrà predisposto il controllo incrociato sulle assunzioni fatte dagli enti.

Per i Servizi formativi (Sportelli), visto l’annullamento della convezione con i CPI, però con diverse modalità di uscita nelle provincie, verranno rimodulati gli obiettivi richiesti.

Tutto sommato le dichiarazioni della dirigente e le novità comunicate vanno nella direzione da noi richiesta. Il ritorno alla L.24 e la promessa di utilizzare anche in Sicilia la possibilità di cedere all’INPS parte del finanziamento per il pagamento diretto dei contributi sociali (DURC), sono la premessa di una formazione professionale regionale che procede in direzione di un riordino che la porti a diventare, come noi ci auspichiamo, reale volano dell’economia siciliana.

Non è, però, chiaro come si articolerà quella formazione di qualità finanziata dal FSE e quali le differenze con la formazione base. Quali sono le intenzioni degli Enti di formazione? Come selezioneranno il personale per l’una o l’altra attività? Alle luce delle nuove assunzioni riscontrate, nonostante le centinaia di lavoratori posti in CIGD o mobilità e mai tutelati da un albo mal ideato e peggio amministrato.

Non vorremmo che si creassero due contenitori diversi e separati. Uno tutelato dalla L.24/76, ma destinato all’esaurimento progressivo, e un secondo, finanziato dal FSE con il rischio, se non ben definito, che alcuni Enti siano tentati, come in passato, da possibili future assunzioni e clientele.

Per questo chiederemo e lotteremo per una maggiore tutela delle professionalità degli operatori della Formazione.

Invitiamo i Lavoratori a mantenere alta la vigilanza, ed attivare assemblee, aperte a tutti, per momenti di analisi e verifica sulle future prospettive del settore, che continuiamo a considerare un bene comune della realtà siciliana e non una cassa comune, in cui molti hanno attinto.

 

 


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