Da francesco carbone
Come difendersi quando la Giustizia zoppica
da Francesco Carbone
riceviamo e pubblichiamo
Considerazioni a proposito della denuncia che l’avvocato Paola Musu e il giornalista Paolo Barnard e tanti altri cittadini hanno presentato contro le più alte cariche dello Stato.
Questa lettera pubblica è stata pubblicata su facebook e sarà pubblicata su tantissime pagine e siti on line.
Premesso che ho immensa stima sia per l’avvocato Paola Musu e il Giornalista Paolo Barnard espertissimi e preparatissimi nelle loro materie oltre a essere delle persone che hanno messo in discussione la loro vita e la loro professione per un ideale che è la salvaguardia della Repubblica Italiana e del suo sovrano che è il Popolo Italiano.
Avete messo in campo la vostra idea della salvaguardia della Repubblica con un azione nobile e non violenta attraverso l’uso della legge e non con l’uso della protesta violenta come spesso accade con gruppi di persone che protestano senza neanche avere un fine ben preciso della protesta, e cio’ vi da grande onore.
Su una cosa devo rimproverarvi, però. (a destra, foto tratta da 4realinf.wordpress.com)
Ognuno di noi può essere preparatissimo su qualcosa in particolare ma non può essere preparatissimo su tutto e si può peccare di presunzione specialmente quando si ha molta visibilità mediatica tutta in una volta.
L’umiltà in questi casi è essenziale per non farsi trasportare dagli eventi e magari fare passi sbagliati che per orgoglio personale distruggerebbero tutto il lavoro e il tempo impiegato per la realizzazione di questo grande progetto.
Io non sono un avvocato penalista, ma per poter combattere dei criminali dal calibro di Procuratori Capo , alti Funzionari dello Stato etc. mettendoli in un angolo senza dargli alcuna possibilità di attaccarmi con la legge, ho dovuto studiare non solo ciò che un avvocato penalista normalmente studia, ma anche i regolamenti interni della Magistratura e della Politica Nazionale.
Io non voglio che voi prendiate i miei consigli come oro colato visto che non sono un “Avvocato Penalista”, ma di verificare i miei consigli attraverso la consulenza di diversi avvocati penalisti così da avere la certezza se vi dico fandonie oppure no.
Punto primo:
una denuncia collettiva ha più forza e più valore sia giuridico che mediatico se presentata da uno o più singoli soggetti in nome di un gruppo dove si dà la possibilità ad altri di aggregarsi al gruppo e, nell’eventualità si giunga a un contraddittorio penale, i due promotori espertissimi della materia hanno la possibilità di formulare l’accusa nel migliore dei modi con l’assistenza di legali specializzati nell’ambito penale.
Punto secondo:
le denunce penali devono essere presentate alle Autorità Giudiziarie con la presenza di un Ufficiale di Polizia Giudiziaria e la denuncia deve essere ratificata e registrata e si può richiedere copia della denuncia dove deve essere impressa la firma e il nome dell’ufficiale di polizia giudiziaria che ha preso in carico la denuncia.
I Funzionari Giudiziari, non possono ricevere una denuncia penale senza la presenza di un Ufficiale di Polizia giudiziaria.
Punto terzo:
anche se le denunce vengono presentate in tutta Italia, tutte le denunce, per legge, devono essere inviate alla Procura di competenza territoriale che nel vostro caso è la Procura di Roma.
Tutte le denunce che non saranno inviate alla Procura di Roma, sicuramente non stanno facendo l’iter che previsto dalla legge.
Punto quarto:
le denunce che arriveranno alla Procura di Roma saranno date in mano a un pubblico ministero che rubricherà il fascicolo in questo caso a mod 44, visto che la denuncia non riporta i dati identificativi dei soggetti denunciati e dopo brevi indagini , dopo che sono stati identificati tutti i soggetti denunciati, dovrà essere posta a mod 21.
Punto quinto:
Trascorsi i primi sei mesi delle indagini preliminari, il pubblico ministero deve richiedere al Gip con motivazione scritta o la continuazione delle indagini o il rinvio a giudizio o l’archiviazione.
Conclusioni
Se la denuncia è stata posta a mod 45, tale denuncia è palesemente pilotata e sabotata con dolo e ciò tantissimi avvocati penalisti in Italia non lo sanno in quanto non sono a conoscenza delle procedure standard che i Funzionari Giudiziari e i Magistrati devono adottare nel trattare una denuncia e, a tal proposito, vi posto un documento ufficiale del Csm con le procedure Standard e noterete quali denunce possono essere messe a mod 45 e quali assolutamente non devono essere messe a mod 45, specialmente quando il richiedente ha espressamente chiesto di essere avvisato in caso richiesta di archiviazione in base all’art 408 cpp.
http://dibattitopubbl.ucoz.com/_fr/2/13063.pdf
Abusando del mod 45 , i magistrati fanno in modo che la denuncia sia deviata dal suo percorso naturale, falsamente viene rubricata come una denuncia che non contiene alcun reato penale, non avvierà alcuna seria indagine, non la farà visionare al Gip e la archivierà senza alcuna motivazione, non avvisando il denunciante dell’avvenuta archiviazione. Il denunciante, che si era affidato alle leggi e alla magistratura, dopo anni ad aspettare invano giustizia e il riconoscimento della verità, si ritrova ad aver perso tantissimo tempo a causa del magistrato che, abusando della propria funzione, ha sollevato volontariamente dall’azione penale le persone denunciate affinché la verità non venga mai a galla e, di conseguenza, non essere puniti se hanno effettivamente commesso dei crimini e se li hanno commessi, sono stati favoriti dallo stesso magistrato che ne e’ complice in base all’art 40 del Codice penale che recita : il non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.
Vi invito a informarvi cosi da verificare se sono un ciarlatano oppure no.
Francesco Carbone (il coraggio di denunciare)