A quanto pare, alla fine la sinistra siciliana, ha deciso di puntare su una donna. Claudio fava rinuncia alla corsa alla presidenza della regione, a rischio per la controversa questione del ritardo con cui si sarebbe iscritto nelle liste elettorali siciliane, e, insieme con la coalizione che lo ha sostenuto (sel, idv, verdi, rifondazione comunista e federazione della sinistra), ha deciso di candidare la leader siciliana della fiom, giovanna marano, 53 anni. Scartate dunque l'ipotesi, circolate in queste ore, che hanno contemplato fabio giambrone, segretario regionale idv, renato costa, sindacalista della cgil medici, e la leader di un'altra storia, rita borsellino.
Giovanna Marano al posto di Fava
A quanto pare, alla fine la Sinistra siciliana, ha deciso di puntare su una donna. Claudio Fava rinuncia alla corsa alla presidenza della Regione, a rischio per la controversa questione del ritardo con cui si sarebbe iscritto nelle liste elettorali siciliane, e, insieme con la coalizione che lo ha sostenuto (Sel, Idv, Verdi, Rifondazione comunista e Federazione della sinistra), ha deciso di candidare la leader siciliana della Fiom, Giovanna Marano, 53 anni. Scartate dunque l’ipotesi, circolate in queste ore, che hanno contemplato Fabio Giambrone, segretario regionale Idv, Renato Costa, sindacalista della Cgil Medici, e la leader di Un’altra storia, Rita Borsellino.
“La scelta di Giovanna, dirigente del movimento sindacale, protagonista delle più importanti vertenze operaie in Sicilia, raccoglie – ha detto Fava – “la sfida sul lavoro e sui diritti sociali che sono al centro del nostro programma di governo”.
Fava ha così proseguito: “Ho deciso di accompagnare Giovanna Marano da candidato vicepresidente sottraendo la mia candidatura alla Presidenza al rischio di un già preannunciato rigetto e sulla base di una considerazione politica ispirata al massimo senso di responsabilità verso la coalizione e gli elettori siciliani”.
La battaglia elettorale prosegue con maggiore convinzione. “Il tentativo di estrometterci da questa sfida – ha sottolineato Fava – appellandosi a norme palesemente anticostituzionali e a presunti vizi di forma, non può ostacolare il progetto di “Libera Sicilia”.
Resto in campo – ha concluso Fava – accanto a Giovanna Marano, una donna che possiede qualità morali e una storia personale che garantiscono sul modo in cui saprà battersi in questa importante sfida”.
Alla decisione, si è arrivati dopo un lunghissimo vertice, che in pratica è iniziato ieri sera, dopo la notizia delle parole del ministro Cancellieri sull’incandidabilità di Fava. Parole che suscitano interrogativi pesanti: come faceva la ministra a sapere di anomalie nei documenti di Fava, quando questi non erano stati consegnati? E perché un ministro del governo Monti entra a gamba tesa nelle elezioni siciliane? Dubbi anche tecnici, come vi abbiamo raccontato in questo articolo.
Permettetemi, ma forse sul Caso Fava sbaglia il Ministro Cancellieri
Giallo Fava/ Mrs Cancellieri smentisce e conferma
Elezioni/Renato Costa in pole position per la Presidenza della Regione
Regionali, Giambrone al posto di Fava?