Il giallo serale/ Chi ha rapito (o ucciso) la legge blocca-nomine?

Un giallo in queste ore scuote la Sicilia sin dalle sue viscere:  che fine ha fatto la legge blocca-nomine varata dall’Ars un mese fa, che avrebbe dovuto fermare il governo dimissionario dal distribuire incarichi in quest’ultimo scorcio di legislatura?

Un mistero. L’ipotesi che circola, sotto voce, è che sia stata assassinata. Ma gli investigatori non si sbilanciano e non escludono che possa trattarsi anche di un rapimento ad opera di gruppi anarchici-estremisti, che prima o poi si faranno vivi per chiedere un riscatto. L’Interpol sta seguendo tutte le tracce senza escludere nessuna pista. Quel che è certo è che l’ultima volta  è stata vista sulla Gazzetta Ufficiale, poi il nulla.

Anzi. La cosa che manda in delirio gli inquirenti è che, è come se non fosse mai esistita. Se si è data alla latitanza, si sta rivelando più brava  di Matteo Messina Denaro. Come un miraggio. Una fata Morgana dei palazzi del potere. Ora c’è, e, soprattutto, ora non c’è più.

Così, nonostante il ricordo collettivo di questa legge regionale, si continuano a registrare nuove nomine da Palazzo d’Orléans.

Peccato però,  che entrambe facciano rumore reclamando la presenza della legge in questione:

sia quella del candidato a sindaco di Sciacca,  nominato alla guida del Parco dei Monti Sicani (contro cui Legambiente ha presentato due esposti ai magistrati)

sia quella del dirigente generale del dipartimento Attività produttive. Francesco Nicosia, contro cui l’assessore Marco Venturi ha tuonato contestandola in virtù del fantasma della legge blocca-nomine con altrettanti ricorsi.

In ogni caso, l’Interpol ha inserito la legge blocca-nomine, nella top list dei ricercati, e secondo voci di corridoio non ancora confermate, pare si appresti a mettere una taglia sui presunti rapitori. C’è anche chi suggerisce una seduta spiritica nella speranza che il maestro Hitchcock si metta in contatto e dia qualche dritta.  Ma questo è top secret.

foto tratta da: imagolux.it

Un farmacista nominato alla guida del Parco Monte Sicani. Esposto di Legambiente

 


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