'Libertà è partecipazione' è stato il titolo della performance di gesti liberi nello spazio realizzata dall'associazione FATTIDARTE presso l'Accademia delle Belle Arti
Gestualità in piena libertà
Giorno 6 marzo 2006, alle ore 10.00, presso lAccademia delle Belle Arti di Catania, è stata inaugurata la prima di una serie di performance, a cura dellAssociazione Culturale FATTIDARTE dal titolo Libertà è Partecipazione.
Il gruppo, composto da Massimiliano Di Franca, Damiano Stingone, Mariolina Viviano, Laura Alba tutti allievi dellAccademia con la partecipazione della professoressa Viviana Gravano, hanno realizzato questa performance sul Gesto Liberatorio, accompagnata dalla canzone di Giorgio Gaber, da cui riprendono il titolo.
Ambientato su un pavimento a scacchiera, dove ci sono cinque personaggi a cui corrispondono cinque monitor, si svolgono delle semplici gestualità. Tutto è al buio, si accende un faretto su un personaggio per far vedere la scena: il vestirsi e lo spogliarsi, il togliersi le mollette da una riccia parrucca nera che alla fine verrà scompigliata fino a diventare lunghissima, l’urlo liberatorio di una ragazza minuta dal viso truccato da clown, il ragazzo seduto a terra davanti ad un banchetto di legno che scrive delle lettere che avevano per indirizzo frasi del tipo: Per il mio piede che scivola, o Per quella strana forma dietro di voi che mi guardate, o ancora Per la parte bianca del tuo occhio. Quando un personaggio effettua unazione, gli altri stanno immobili al buio.
Queste scene vengono viste in primo piano sui monitor poggiati a terra. Cè un personaggio che ha un registratore da cui si sente la canzone di Gaber, cantata però dal gruppo stesso. Il personaggio fa interagire anche gli spettatori, invitandoli a cantare e ad entrare nella scena.
Tutta la performance che dura una decina di minuti è incentrata sulla libertà che ogni performer manifesta a suo modo. Ogni protagonista ha una postazione fissa, come a rappresentare ognuno la pedina di se stesso. Effettuando delle azioni semplici, il gruppo accentua quello che è il significato della scena. Quando alla fine dello spettacolo Step1 ha chiesto ad uno dei performer di commentare in breve la propria esibizione ci ha detto: due parole sulla performance? … Libertà è Partecipazione!.