Caro Vendola, guardi che Bersani e Casini le faranno solo perdere voti…

Nicki Vendola è ormai salito sull’altalena e non riesca più a scendere. Altalena della politica, ovviamente. Ieri lo davano alleato di Antonio Di Pietro e in rotta di collisione con il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini. Oggi lo danno in rotta di collisione con Di Pietro e alleato di Casini.

Dove sta la verità? La verità è che Vendola riscuote grande fascino tra l’elettorato di sinistra del nostro Paese. Risulta credibile. Ma è anche indispensabile al leader del Pd, Pier Luigi Bersani, per vincere le elezioni.

Bersani, però, deve realizzare un capolavoro di politica moderata e, forse, trasformista. Primo: deve convincere Vendola ad allearsi con l’Udc di Casini tenendo fuori Italia dei valori di Di Pietro. Secondo: deve convincere Vendola a non partecipare alle primarie contro lo stesso Bersani. Questo perché Vendola potrebbe battere Bersani: e questo non piacerebbe ai poteri forti che oggi governano il nostro Paese.

Qual è allora il piano per ‘catturare’ Vendola? Semplice: è il piano che potete leggere su tutti i quotidiani governativi e conformisti del nostro Paese. E cioè: niente elezioni primarie, Bersani capo del Governo, Casini presidente della Repubblica, Vendola Ministro. All’inizio, per convincerlo, gli prometteranno il Ministero del Lavoro. Che poi, naturalmente, non gli daranno. 

Che dice, Vendola, del trappolone che Bersani, Casini e i poteri gli stanno preparando? Nulla. Almeno per ora.

Chissà, magari ha uno scatto e si ricorda di che cosa è successo a Palermo quando ha mollato Leoluca Orlando e Rita Borsellino e si è messo con il Pd di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia. E’ stato un errore clamoroso, che ha salvato il Pd (o quasi) e ha distrutto Sel di Palermo. 

La stessa cosa potrebbe succedere a livello nazionale. Appena Vendola si alleerà con Bersani e Casini, i suoi elettri lo abbandoneranno e voteranno per Antonio Di Pietro e, soprattutto, per i grillini. 

 


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